SARKRISTA / UNHUMAN DISEASE – Those Who Preach Perdition | Aristocrazia Webzine

SARKRISTA / UNHUMAN DISEASE – Those Who Preach Perdition

 
Gruppo: Sarkrista / Unhuman Disease
Titolo:  Those Who Preach Perdition
Anno: 2014
Provenienza:  Germania / U.S.A.
Etichetta: Immortal Frost Productions
Contatti:

Sarkrista Facebook

Unhuman Disease Sito web  Facebook

 
TRACKLIST

  1. Sarkrista – Evoking The Terminal Curses
  2. Sarkrista – The Sea Pt.1 (Rise Of Leviathan)
  3. Unhuman Disease – Black Fog Shadows
  4. Unhuman Disease – Nocturnal Prayer
DURATA: 21:26
 

Dagli angoli più bui e mefitici delle fucine dell'etichetta belga Immortal Frost Productions viene vomitato "Those Who Preach Perdition", uno split che ci racconta le gesta dei tedeschi Sarkrista e del progetto statunitense Unhuman Disease. Ma prima di iniziare l'analisi di quanto contenuto in questo disco, espongo le dovute avvertenze: se avete il palato musicale fine e vellutato, se amate gli orpelli e i virtuosismi, allora leggete qualche altro articolo più consono ai vostri gusti; se invece al contrario siete degli irriducibili seguaci delle più laide e nere proposte musicali, rimanete pure su questa pagina.

I primi due pezzi dell'album sono opera dei Sarkrista, gruppo di Amburgo di recente formazione che nel giro di un paio d'anni ha già realizzato un debutto sulla lunga distanza e due split. Il Black Metal del quartetto teutonico è istintivo, tagliente, distruttivo, ricolmo di melodie affilate e di atmosfere che ricordano frequentemente certa scena finlandese. Sebbene la proposta dei Sarkrista sia fonte continua di rimandi a questo e a quell'altro stile (e del resto non potrebbe davvero essere diversamente), le composizioni risultano ispirate e coinvolgenti; tale risultato è frutto principalmente di un'ottima capacità di miscelare velocità sostenute, momenti dall'incedere più sulfureo e fiere melodie dal retrogusto quasi epico. Insomma, un verace e infernale affresco che ritrae il Black Metal nelle sue forme più classiche.

La seconda metà del lavoro è opera del musicista d'oltreoceano Nocturnus Dominus (da Aristocrazia già incontrato anche come membro di Forbidden Eye e Antichristian Kommando), unico responsabile del progetto Unhuman Disease (anch'esso già trattato da ticino1 in occasione dello split con i Freitod): con più di un decennio di esistenza alle spalle, il Nostro con queste vesti ha già realizzato un notevole numero di prodotti e non è dunque di un illustre sconosciuto che stiamo parlando. Nonostante sulle spalle di Unhuman Disease vi sia già un ragguardevole bagaglio di esperienza, è necessario però evidenziare come la proposta non si sia mossa di un millimetro da quelle che sono le evidenti muse ispiratrici della one-man band: puro e incontaminato "nekrosound". Il Black Metal qui contenuto è infatti primitivo, grezzo, malvagio e morboso, guidato dall'odio e dalla passione per Satana e l'oscurità, e questo è quanto. Avendo assorbito fino all'ultima goccia dell'insegnamento impartito dalla Scandinavia dei primissimi Anni Novanta, le due tracce si presentano registrate nella maniera più ruvida e scarna possibile, senza comunque risultare cacofoniche o indistinguibili: semplicemente, Nocturnus Dominus rende palese la sua totale devozione nei confronti della manifestazione più selvaggia e basilare del Black Metal… E a noi va benissimo così.

Questo split è dunque un'uscita rivolta a una precisa cerchia di ascoltatori, ovvero a tutti coloro che si nutrono quasi esclusivamente di Black Metal e che in tale genere ricercano la qualità nei prodotti maggiormente celati agli occhi del mercato per le masse; quindi, se vi ritenete appartenenti a detta categoria, credo proprio che dovreste muovervi e fare vostra una delle sole cinquecento copie disponibili di "Those Who Preach Perdition".