SATAN JOKERS – Les Fils Du Métal | Aristocrazia Webzine

SATAN JOKERS – Les Fils Du Métal

 
Gruppo: Satan Jokers
Titolo: Les Fils Du Métal
Anno: 1983
Provenienza: Francia
Etichetta: Vertigo Records
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TRACKLIST

  1. Prélude
  2. Les Fils Du Métal
  3. Samouraï
  4. Tokyo Geisha
  5. Offrande
  6. Derrière Les Portes Closes
  7. En Partance Pour L'Enfer
  8. Age De Confusion
  9. Les Forces Maléfiques
  10. Le Fouet
  11. Quand Les Héros Se Meurent
DURATA: 41:37
 

Alcuni gruppi polarizzano più di altri, per la loro stravaganza, per l'originalità o per il carattere dei musicisti. I Satan Jokers coprono tutti i punti citati. Il quartetto parigino fondato nel 1981 ha composto il suo nome combinando quello di due gang di motociclisti americane. I membri del gruppo, soprattutto il cantante Renaud, hanno fatto parlare di sé per eccessi e comportamenti poco lusinghieri nei confronti di altri complessi. Il debutto "Les Fils Du Métal", uscito all'inizio del 1983, è una pietra miliare dell'Heavy francese e una folata d'aria fresca per la sua scena Rock.

La madre del chitarrista Stéphane, Isabelle, è la produttrice della band e anche un'abile donna d'affari. Riesce ad accordarsi su un contratto di tre dischi presso la Phonogram, oggi Universal, ditta responsabile per la produzione e la distribuzione in nome della Vertigo. Con questa mossa i Satan Jokers sono una delle prime formazioni locali a firmare presso un'etichetta di grosso calibro. La macchina pubblicitaria si mette in moto, appaiono in televisione, si sentono alla radio e un singolo mette voglia al pubblico di acquistare "Les Fils Du Métal". Il disco è accolto con entusiasmo dai sostenitori, meno dalla stampa: la critica principale è proprio mossa verso l'enorme sforzo promozionale. Le cifre di vendita parlano però a favore dei Parigini. Malgrado ciò, i motivi non si sanno, suonano solo due concerti nella prima metà del 1983, invece di partire in tournée.

L'ascolto di "Les Fils Du Métal" rivela la voglia di essere diversi, di sperimentare e di sorprendere l'ascoltatore. Anche l'orecchio meno allenato sente le influenze dei generi musicali più disparati. Richiami inglesi di Judas Priest o Iron Maiden fanno capolino qui e là, così come tocchi di Rock progressivo o psichedelico. Il tono delle composizioni varia dall'Heavy pesante di qualità come la marziale "Samouraï" all'epicità di "Les Forces Maléfiques" con i suoi accenni classici e un po' in stile Queen o alla spensieratezza di gusto Van Halen, quasi Glam Metal, di tracce come "Derrière Les Portes Closes". Gli strumenti sfruttano le loro possibilità: potrete ascoltare virtuosismi chitarristici, batteristici o un basso che esce dal seminato ritmico usando lo slapping. Renaud mostra la sua versatilità vocale passando da sussurrati lamentevoli ad alte note strozzate. "Quand Les Héros Se Meurent" chiude con tristezza nelle parti più delicate e con tanta rabbia nelle selvagge ritmiche cavalcanti: spettacolo.

I Satan Jokers polarizzano in ogni senso e ciò può essere un pregio. "Les Fils Du Métal" è a tratti di difficile accesso, ma riesce a conquistare l'ascoltatore paziente con le sue innumerevoli sfaccettature.