SCRAMBLED DEFUNCTS – Souls Despising God | Aristocrazia Webzine

SCRAMBLED DEFUNCTS – Souls Despising God

 
Gruppo: Scrambled Defuncts
Titolo: Souls Despising Gods
Anno: 2009
Provenienza: Russia
Etichetta: SFC Records
Contatti:

non disponibili

 
TRACKLIST

  1. Retribution
  2. When Life Goes To The End
  3. Souls Despising The God
  4. In Authority Of Madness
  5. Inherited Illusions
  6. Slough Of Despond
  7. Psycoreality Warp
  8. Eqvilibrium
DURATA: 47:50
 

Gli Scramble Defuncts sono un gruppo brutal death metal russo nato sul finire degli anni Novanta. Dopo due buoni album partoriti sulla lunga distanza (1998 e 2005), il quartetto si prese un'altra pausa di quattro anni prima di dar luce nel 2009 alla nuova creatura intitolata "Souls Despising The God".

La band ha preso una piega alquanto particolare, paragonabile per certi versi a quella dei nostrani Fleshgod Apocalypse. Il death metal marcio, veloce e decisamente cattivo si scontra (è il termine adatto in questo caso) con il lato sinfonico inserito all'interno del disco, disco nel quale archi e ottoni entrano prepotenti a fare la loro parte. Ci troviamo quindi dinanzi un misto fra Cannibal Corpse, Pestilence e musica classica quasi delirante, ma non per questo di cui aver poca considerazione.

I brani, tutti di medio lunga durata a eccezione del conclusivo "Equilibrium" appena sopra i due minuti, riescono in molti casi a far convivere le due anime, coniugando un riffing prettamente brutale a passaggi di natura classica conditi di malsano e ben incastrati, ma che spesso ne azzerano l'incedere diretto, tendendo a stop and go che avrebbero potuto essere concretizzati in maniera più accurata. Pezzi come "Retribution", "When Life Goes To The End", "Souls Despising God" o "Slough Of Despond" sono ben elaborati, quello che li frega è la produzione, purtroppo i volumi sono decisamente sballati: le parti sinfoniche risultano troppo elevate, opprimendo gli strumenti in toto, soprattutto il basso che — come spesso accade — viene relegato in un angolino, quasi fosse uno spettatore, mettendo la testa fuori solo in brevi attimi in cui l'atmosfera cupa e in continuo fermento si placa, tuttavia è davvero poca cosa. La prestazione del batterista è pregevole, una vera macchina, precisa e roboante, che costruisce pattern vari e sequenze tirate spacca-ossa calzanti, non perdendo mai la rotta nei rallentamenti e nell'esecuzione dei tempi dispari, anche nelle fasi in cui si accompagna la follia melodica.

Gli Scramble Defuncts si sono messi decisamente alla prova con "Souls Despising The God", l'album non è pienamente riuscito, comunque le idee mostrate e la prestazione nel complesso sono più che apprezzabili. Se la violenza sperimentale e accattivante vi piace, date loro una possibilità, perché la meritano.