SEQUOIAN AEQUISON – Onomatopoeia
Gruppo: | Sequoian Aequison |
Titolo: | Onomatopoeia |
Anno: | 2014 |
Provenienza: | Russia |
Etichetta: | Slow Burn Records |
Contatti: | |
TRACKLIST
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DURATA: | 41:58 |
I Sequoian Aequison arrivano da San Pietroburgo, sono giovani e di belle speranze, e "Onomatopoeia" è il loro primo lavoro in assoluto. La Slow Burn Records, etichetta in qualche modo — a me oscuro — collegata alla Solitude Productions, ha deciso di credere in questi quattro ragazzi ed è così che, dopo oltre un anno di attesa (le prime registrazioni risalgono addirittura a fine 2012), l'estate del 2014 vede finalmente l'uscita del disco.
La musica del quartetto è tutta strumentale e ondeggia tra abissi post-metal e picchi post-rock, mantenendo sempre un'andatura molto lenta, quasi pachidermica. Quattro soli brani per oltre quaranta minuti lasciano ben intendere come "Onomatopoeia" non sia un lavoro particolarmente "leggero", tuttavia l'occhio di riguardo dei Sequoian Aequison per le aperture atmosferiche lo alleggerisce molto e lo rende assolutamente scorrevole. Pur non trattandosi di un disco particolarmente sorprendente, per essere il primo parto di quattro giovani esordienti si difende più che bene, alternando sapientemente i propri elementi fondativi, tanto che, appunto, è impossibile dare una definizione precisa al genere suonato; post-rock, post-metal, sludge, ambient, diverse anime convivono all'interno della band e, per ora, convivono in maniera del tutto naturale. La produzione, infine, è buona, molto cupa e "piena", e aiuta il disco a definire la propria identità.
Insomma, "Onomatopoeia" è un album onestissimo, che pur non cambiando la giornata regala un'ottima compagnia.