SERAPHIC ENTOMBMENT – Quelled
Gruppo: | Seraphic Entombment |
Titolo: | Quelled |
Anno: | 2019 |
Ristampa: | 2020 |
Provenienza: | U.S.A. |
Etichetta: | Morbid Chapel Records |
Contatti: | ![]() |
TRACKLIST
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DURATA: | 17:09 |
Il mio primo articolo per le pagine di Aristocrazia risale a quasi cinque anni fa. Per una webzine che ha sempre fatto dell’underground il suo credo, è quasi sorprendente non aver avuto mai tra le mani una demo, ma per tutti c’è una prima volta: grazie all’indefessa Morbid Chapel Records, etichetta polacca che nei suoni marci ci sguazza a meraviglia, è arrivato il mio turno con gli americani Seraphic Entombment. Quelled è il primissimo lavoro dei quattro ragazzi di Birmingham, Alabama (membri, tra gli altri, di Ectovoid e Hegemony) ed era stato già pubblicato nel 2019 da Unholy Domain Records su cassetta, il formato di elezione per uscite del genere, prima della meritata ristampa su CD a fine 2020.
Death-doom marcio e cavernoso, concentrato in appena diciassette densissimi minuti: nessuna traccia di malinconia come nel caso di altri giganti del genere, piuttosto un abisso vorticoso fatto di chitarre a motosega e percussioni inflessibili. La prima delle due tracce, “Vault Of Vision”, è un crescendo continuo, che da un inizio a tinte funeral doom evolve in un mid-tempo implacabile, con il possente growl del cantante-batterista CM ad aggiungere ulteriore malignità al tutto. “Carried By Claws” è più movimentata, con una batteria estrosa quanto basta per far rizzare le antenne, sempre a supporto di quelli che sono i protagonisti di Quelled, ovvero i suoi riffoni grossissimi, tanto semplici quanto ben costruiti: sicuramente uno degli elementi chiave di questa demo, insieme alle atmosfere opprimenti e ai suoni distanti, grezzi e riverberatissimi.
Buonissima la prima per i Seraphic Entombment, che a mio parere rientrano nel novero di band che raccolgono — con tutte le considerazioni del caso — l’eredità di signori come i Thorr’s Hammer, unendo uno stile essenziale e senza fronzoli a una buona capacità di scrittura: una prima demo direttamente dall’oltretomba, cosa sempre gradita.