SERPENTINE CREATION – The Fiery Winds Of Armageddon | Aristocrazia Webzine

SERPENTINE CREATION – The Fiery Winds Of Armageddon

 
Gruppo: Serpentine Creation
Titolo: The Fiery Winds Of Armageddon
Anno: 2015
Provenienza: Bulgaria
Etichetta: Satanath Records / Hass Weg Productions / Nyarlathotep Records
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TRACKLIST

  1. The Fiery Winds Of Armageddon
  2. The Great Leader
  3. The Devastated Heavens
  4. The Massacre In God's Kingdom
  5. The Satan's Supremacy
  6. The Picture Of The Great Apocalypse
  7. The Last Angel
  8. The Mockery Of Dead Angels' Bodies
  9. The Tears Of God
  10. The Last Angel [traccia bonus]
DURATA: 40:52
 

È passata davvero tanta acqua sotto i ponti da quando incontrai i Serpentine Creation nel lontano 2009. La band era al debutto con "Dystopia", mentre la nostra webzine stava migrando verso i lidi di Blogspot nella sua fase 2.0. In tutta sincerità avevo completamente dimenticato l'esistenza di questo gruppo, fino a quando mi è giunto fra le mani il nuovo album "The Fiery Winds Of Armageddon", rilasciato dal trio di etichette Satanath Records, Hass Weg Productions e Nyarlathotep Records.

Le dieci tracce, comprensive di bonus, narrano dello scontro finale fra le armate degli angeli guidate da Dio e quelle dei demoni infernali capitanati da Satana. Il Maligno prevale, mentre la sua controparte fugge, lasciando al proprio triste destino le truppe angeliche. Come il linguaggio utilizzato nei testi è davvero semplice e scontato, così la musica si rivela priva di scossoni e troppo compatta. Nel black metal dei Serpentine Creation non c'è un singolo riff riconoscibile o una soluzione particolarmente incisiva, tutto è (eccessivamente) nella norma e l'energia malevola che sembra covare non esplode mai: le numerose sezioni rallentate non sono abbastanza pesanti e al contempo le discrete melodie non trovano un contraltare abbastanza greve grazie al quale spiccare per contrasto.

"The Fiery Winds Of Armageddon" non è ciò che definirei come un brutto disco o fastidioso, piuttosto scorre indifferente all'udito, come un'uscita superflua. L'eccezione è rappresentata da "The Picture Of The Great Apocalipse", l'episodio migliore della scaletta sulla scia dei Lord Belial, tuttavia un caso isolato.