SEVENTH GENOCIDE – Breeze Of Memories
Purtroppo non mi capita spesso di occuparmi di gruppi italiani, quindi a volte mi sembra di restare un po’ indietro su ciò che succede musicalmente dalle nostre parti. Fortunatamente, grazie ai Seventh Genocide ho avuto un interessante sguardo su ciò che il post-black metal sta offrendo in un contesto solitamente legato ad altre scene, cioè Roma.
Il quartetto aveva già esordito nel 2012 con un lavoro fortemente radicato nel black metal di fine anni ’80 e inizio anni ’90, anche nella registrazione. Nell’arco del 2013 le cose hanno iniziato a cambiare e due dei brani successivamente inclusi nell’album Breeze Of Memories sono distribuiti online via Bandcamp. L’etichetta della provincia di Gorizia, Naked Lunch Records, li nota e pubblica la versione CD in quattrocentocinquanta copie dell’album nella primavera 2015.
Il lavoro grafico è un salto totale dal disco precedente sia come stile che come colori, incarnando perfettamente la nuova veste concettuale e musicale dei Seventh Genocide. L’introduzione post- di “Breeze Of Memories” imposta subito l’atmosfera su toni vicini a nomi come Deafheaven e Vallendusk, con l’esplosione black metal che arriva verso la metà. La successiva “Be” è un’altra mazzata, bisogna dire che Ciuffo, Nardiello, Caucci e Primo hanno studiato con cura e dedizione i capisaldi del genere, come traspare dagli arpeggi e dallo stile vocale.
Pur piacendosi abbastanza, i Nostri non cercano mai di strafare con sezioni tirate troppo a lungo, anzi tutti e cinque i brani (forse anche un po’ pochi) si assestano tra i quattro e i sette minuti di durata e hanno sviluppi molto coerenti. La agallochiana “Summer Dusk” amplia un po’ il ventaglio di influenze in gioco, aprendo poi la pista all’unico brano dal titolo italiano, “Il Lampo”, con cui il disco si chiude intorno ai trenta minuti scarsi.
La qualità media in ballo è effettivamente alta e ci si sente come se un altro brano fosse stato quasi necessario. I Seventh Genocide hanno compiuto un discreto balzo rispetto al disco precedente, che come abbiamo detto si riflette anche nelle scelte visive e di approccio in generale. Una band da seguire anche dal vivo, che ci auguriamo riesca a comporre un album ancor più consapevole in futuro.