SIVYJ YAR – From The Dead Villages’ Darkness
From The Dead Villages’ Darkness è l’ennesimo bel disco che non ti aspetti: opera quarta del progetto solista del misterioso Vladimir, l’album si pone senza timori nel vuoto lasciato dalle ultime ruffianate di Alcest, assumendo a proprio padre putativo l’ormai lontano Écailles De Lune e riuscendo a sviluppare un discorso organico lungo tutta la sua durata, pur non dimenticando mai di lasciare il black metal in primo, anzi primissimo piano.
I temi attorno cui ruota la musica di Sivyj Yar sono la tradizione e la mitologia slave, la cultura e le leggende dell’est, tanto che il libretto è corredato con immagini che hanno tutta l’aria di essere di repertorio e che qua e là spuntano citazioni che paiono rimandare ad autori ottocenteschi in caratteri cirillici. Le vere protagoniste di From The Dead Villages’ Darkness però sono le melodie: accattivanti, magnetiche, suadenti, mai stucchevoli eppure sempre velatamente malinconiche e intime. Non solo Alcest, ma — per rimanere più vicini a casa — Vladimir deve essere incappato nei Klimt 1918, oltre che nell’immancabile e inevitabile Varg Vikernes pre-carcere; quest’ultimo lo si ritrova in modo particolare in “Now Only Abyss Hears Us”, quanto soprattutto nell’impostazione vocale urlata e disperata di Vladimir. Numi tutelari ben definiti dunque, ma allo stesso tempo un’enorme personalità in fase di scrittura, permettono al quarto disco di Sivyj Yar di svettare in maniera naturale eppure molto netta nell’asfittico panorama black.
Se vi piacciono i brani lunghi, trascinanti, più orientati alla nostalgia che alla sofferenza (un discorso che mi è già capitato di fare di recente con un’altra formazione dell’est, i Torrens Conscientium, anche loro artefici di un disco enorme), se Neige vi ha un po’ stuccato con tutto lo zucchero di cui Shelter è cosparso, From The Dead Villages’ Darkness potrebbe essere l’album che stavate aspettando. Ennesimo centro di Avantgarde Music, speriamo che quest’opera abbia successo a sufficienza per permettere una distribuzione europea anche dei lavori precedenti di Vladimir, al momento relegati a edizioni su nastro o da parte di etichette misconosciute ad andar bene.