SLAIN – Before The Inferno
Gruppo: | Slain |
Titolo: | Before The Inferno |
Anno: | 2013 |
Provenienza: | Polonia |
Etichetta: | The End Of Time Records |
Contatti: | |
TRACKLIST
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DURATA: | 35:25 |
Di norma non sono un grandissimo fan del death metal, però in alcuni momenti ci sono pochi generi più adatti ad affrontare il mondo che ci circonda. Un affollato treno metropolitano è uno di questi, e una volta mi sono ritrovato ad ascoltare "Before The Inferno" proprio in quella situazione, più o meno per tutta la durata del viaggio. L'opera prima degli Slain non mi aveva ancora colpito del tutto fino a quel frangente, ma lì la carica di male che i polacchi capitanati dal chitarrista Paul hanno riversato in questo disco ha sortito tutto un altro effetto.
Trentacinque minuti circa di distruzione divisi abbastanza equamente in otto tracce (solo due superano i cinque minuti), eseguiti con mestiere e che portano addosso i segni dei passaggi attraversati fin dal 2005, anno in cui la band fu formata. "Before The Inferno" è il debutto di un gruppo che si inserisce nella solita, forte, tradizione del death metal polacco. Basta scorrere rapidamente la scaletta per comprendere i nuclei tematici del progetto, titoli come "War Is Coming" e "Fucking Gods" (che secondo me è uno dei pezzi più riusciti) lasciano molto poco spazio all'interpretazione, e Marcin — il cantante all'epoca della registrazione (2012) — è solido nell'esprimere odio, sullo sfondo della devastazione messa in piedi dai suoi compagni.
Il batterista Wojtass (già sentito negli Iugulatus) sa come picchiare, e in generale i ragazzi sembrano conoscere molto bene i fondamenti del genere, forse anche troppo. In "Thorn" notiamo addirittura qualche rallentamento, ma niente che possa portare il disco verso altri lidi. La conclusiva "Omen" è un tornado che porta tutto via con sé, pur non aggiungendo niente a quanto appena ascoltato.
In definitiva, possiamo dire che l'esordio discografico degli Slain sembra scoprire tutte le carte da subito: un death metal molto diretto e che non cerca sperimentazioni, né tecnicamente né contenutisticamente parlando. Dopo le registrazioni dell'album, un altro ex-membro degli Iugulatus (il cantante Balrog) si è unito alla formazione e la band ha iniziato ad andare in tour. Paul e gli altri sono al momento al lavoro su nuovi pezzi, vedremo se la prossima volta saranno anche in grado di mettere sul piatto qualcosa di più personale.