SLOMATICS – Estron | Aristocrazia Webzine

SLOMATICS – Estron

 
Gruppo: Slomatics
Titolo:  Estron
Anno: 2014
Provenienza:   Regno Unito
Etichetta: Burning World Records
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TRACKLIST

  1. Troglorite
  2. Tunnel Dragger
  3. Futurian
  4. Lost Punisher
  5. And Yet It Moves
  6. Red Dawn
  7. The Carpenter
DURATA: 37:49
 

Ah, gli Slomatics! Il trio di Belfast è in piena forma e dopo averci consegnato nel 2012 un gran bel disco come "A Hoct", nel 2014 tira fuori un quarto lavoro intitolato "Estron" che ha del meraviglioso.

L'impatto è sin da subito dei migliori: la sola opera grafica sviluppata da Tony Roberts è qualcosa di semplicemente stupendo e la sua visione sci-fi desertica mi rimanda all'immaginario fantascientifico del romanzo "Dune" di Frank Herbert. Rappresenta una natura impervia e desertica, nella quale si ergono costoni minacciosi e girovagano animali dalle sembianze tutt'altro che eleganti. Insomma calza a pennello con i suoni minacciosi e disturbanti, psichedelici e ronzanti di un album che conferma in toto la bontà delle doti compositive della band.

"Estron" è una mattonata tremenda, una bordata che si rifà ai Melvins quanto ai Bongripper, ai Celtic Frost ed Hellhammer quanto ai Godflesh, che trova punti in comune con i Conan quanto con i finnici "Demonic Death Judge", dal respiro pesantemente sabbathiano in alcuni punti e che non dispiacerebbe di certo agli amanti dei primi High On Fire.

È una mazzata capace di avventarsi sull'ascoltatore, non sfruttando esclusivamente le onde d'urto basse e dirompenti: utilizza anche atmosfere acide e percussive, come con il ronzare persistente che avvolge "Lost Punisher", o placidamente allarmanti, come in "Red Dawn", per infiammare ancor di più un ambiente già corroso in precedenza dai grassi riff e dalle vibrazioni spacey di "Tunnel Dragger", eccitato dalle correnti fuzzy che attraversano "Futurian" e che sul finire viene letteralmente contaminato dall'incessante ondata di nero innalzata dal lentissimo e ammorbante passo ritmico della conclusiva "The Carpenter".

Una volta terminato il giro e ritenutomi soddisfatto della prestazione, non ho avuto dubbi e l'ho fatta ripartire da capo: stavolta nel lavoro degli Slomatics non ci sono sbavature né tracce di incompletezza, è una solida esperienza musicale che ti fa venir voglia di ascoltarla più e più volte. "Estron" è una di quelle uscite che — pur essendo ancora lontani dalla fine di questo 2014 — sicuramente mi sento di candidare fra le migliori dell'anno e che quindi vi consiglio caldamente d'acquistare.