Smoulder - Times Of Obscene Evil And Wild Daring

SMOULDER – Times Of Obscene Evil And Wild Daring

Gruppo: Smoulder
Titolo: Times Of Obscene Evil And Wild Daring
Anno: 2019
Provenienza: Canada
Etichetta: Cruz Del Sur Music
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TRACKLIST

  1. Ilian Of Garathorm
  2. The Sword Woman
  3. Bastard Steel
  4. Voyage Of The Sunchaser
  5. Shadowy Sisterhood
  6. Black God’s Kiss
DURATA: 37:25

Sguainate le spade, serrate le asce e imbracciate gli scudi miei prodi aristocratici, perché è tempo di partire all’avventura. Ci attende un mondo popolato da barbari eroi, streghe malvagie, oscure divinità e nemici misteriosi. E al nostro fianco combatteranno i valorosi Smoulder, quintetto canadese forgiato nell’acciaio classico nel 2013.

La band nasce per iniziativa di S. Vincent (chitarra) e Sarah Ann (voce) per suonare doom metal sulla scia di Reverend Bizarre, The Gates Of Slumber e Candlemass. Il demo di tre pezzi The Sword Woman esce soltanto nel 2018, ma ottiene un successo benaugurante, polverizzando musicassette (150) e vinili (300) in poco tempo. Nel frattempo gli Smoulder si trasferiscono col nucleo fondatore da Calgary a Toronto e completano la formazione col connazionale A. Blake (basso) e gli statunitensi K. Hester (batteria) e C. Wolf (chitarra). Di lì a poco il festival tedesco Hammer Of Doom si rivela galeotto: il gruppo incontra Enrico dell’ormai storica e sempre interessante Cruz Del Sur, che non esita ad accaparrarseli.

Arriviamo così ai 37 minuti dell’esordio su lunga distanza Times Of Obscene Evil And Wild Daring, una delle sorprese dello scorso anno in campo epic-doom con tinte heavy. Sei brani rocciosi, coi giusti ganci melodici e una interpretazione vocale eccellente. La prova di Sarah Ann possiede il corretto bilanciamento fra vigore, enfasi e chiarezza in ogni frangente, garantendo una credibilità forse sorprendente e divenendo la ciliegina sulla torta di un complesso (produzione compresa) dall’approccio ortodosso che abbraccia old school e modernità in una fusione davvero azzeccata. “Ilian Of Garathorm” è un pezzo potente e massiccio in cui il ritornello, l’assolo e la voce elargiscono una buona dose di freschezza. L’atmosfera poi cambia in “The Sword Woman”, con strofe dalla tensione palpabile e un certo senso di ineluttabilità e fatalismo contrapposte al crescendo del ritornello, che esprime la sete di vendetta della protagonista. “Bastard Steel” invece è una rasoiata heavy incalzante in cui si alzano i giri del reparto ritmico, mentre con “Voyage Of The Sunchaser” si rallenta nuovamente sino a quando l’assolo di Vincent risveglia l’ardore e la fierezza sopiti. In “Shadowy Sisterhood” si fondono cupezza, dramma e veemenza, mentre “Black God’s Kiss” chiude la scaletta affondando nel doom.

Gli Smoulder trasudano amore per la narrativa fantasy, pulp e sword & sorcery in ogni loro tratto: si parte dal titolo del disco che prende il nome da un romanzo breve del leggendario Michael Moorcock (The Greater Conqueror), creatore fra i tanti di Elric di Melniboné e ispirazione per i nostrani Domine; si passa alla perfetta copertina di Michael Whelan, artista noto al pubblico metal per le illustrazioni utilizzate dai Cirith Ungol e scelta azzeccatissima in questo contesto; si arriva poi ai testi, in cui compare anche l’ormai prezzemolino Jon Snow a pattugliare la Barriera sulle note di “Bastard Steel”. Ma la scelta più caratterizzante messa in atto da Sarah Ann e soci è quella di concentrarsi sulle protagoniste al femminile: Ilian di Garathrom, una delle manifestazioni del Campione Eterno del multiverso di Moorcock; Jirel di Joiry (in “Black God’s Kiss”), dalla penna di Catherine Lucille Moore, fra le prime e più importanti autrici di genere fantascientifico e fantasy statunitense; la spadaccina Dark Agnes, la donna di spada del maestro Robert E. Howard, le cui avventure sono ambientate nella Francia del ‘500. Tali eroine non sono più le donne passive e sottomesse sullo sfondo di vicende sempre al maschile, deboli e bisognose di protezione, bensì prendono in mano il proprio destino per forgiarlo a piacimento e diventano protagoniste. Allo stesso modo la poliedrica e instancabile Sarah è attiva su numerosi fronti: musicista (nasce come batterista del gruppo), compositrice di note e testi, collaboratrice per Banger TV e Bandcamp fra le tante attività.

La formula degli Smoulder lega heavy eroico, atmosfere cupe e un gusto vintage con grande cognizione, rimanendo però sempre alla portata dell’ascoltatore giovane o dal gusto moderno. Chi ama l’epic-doom ed è affamato di nuove ed entusiaste band non può trascurare di certo Times Of Obscene Evil And Wild Daring e i suoi autori. Nel frattempo i canadesi sono pronti a pubblicare l’ep Dream Quest Ends nel mese di marzo.