SUBLIRITUM – Downfall
Gruppo: | Subliritum |
Titolo: | Downfall |
Anno: | 2014 |
Provenienza: | Norvegia |
Etichetta: | Battlegod Productions |
Contatti: | |
TRACKLIST
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DURATA: | 44:00 |
Il sottoscritto si trova per la seconda volta fra le mani un disco dei norvegesi Subliritum e a essere del tutto sinceri non si aspettava grandi cose da questi blackster. La formazione di Trondheim era finita fra i miei ascolti nel 2011, quando aveva partorito un nuovo album a distanza di otto anni dal debutto "Dark Prophecies". Peccato che quel "A Touch Of Death", tralasciando la prestazione professionale, ma sin troppo manieristica nei modi, non abbia dato motivo al mio orecchio d'interessarsene ulteriormente. Quella prova risultò essere piatta, decisamente prevedibile nelle strutture e nemmeno la buona volontà della band e la preparazione di elementi come Vyl (batteria) e Sverre Berntsen (chitarra) riuscirono a risollevarne le sorti. Ero quindi abbastanza scettico sulla possibilità di una repentina risalita di china con questo "Downfall".
Devo ammettere che averli sottovalutati ha fatto sì che rimanessi sorpreso, seppur in parte, da quest'ultima uscita. Certamente è palese che le influenze di Satyricon ed Emperor siano ancora una volta ben udibili nelle composizioni, che gli aspetti maggiormente melodici tendano a richiamare in più di una circostanza il nome degli svedesi Dissection e alcune soluzioni pare portino incollate a sé il marchio dei Dimmu Borgir. Stavolta però all'interno dell'esposizione musicale risulta essere meno evidente quella sensazione di sterilità comunicativa fornita da una esecuzione rigorosamente impostata, ma priva di carattere.
La scaletta, pur presentando alti e bassi, scivola via non evidenziando forzature, rendendosi degna di considerazione in vari episodi ("Death Of The Sun", "Grotesque Wars", "Managing Evil" e "Into The Deep") e avvalorandosi del supporto garantito da una produzione chiara, tuttavia non eccessivamente levigata. "Downfall" è stato elaborato in maniera più attenta: i fraseggi altamente tecnici innestati in pezzi come "Downfall Of Empathy" e "Grotesque Wars", nei quali danno sfoggio della loro bravura i due chitarristi Sverre e Dag Müller, sono stati ben incastonati nel complesso; l'apporto dinamico fornito in chiave ritmica dal duo basso-batteria composto dal già citato Vyl e Kristian "Celtus" Moen (quest'ultimo curatore anche delle sparute apparizioni di tastiera) è costante e spesso dirompente, capace di dare quel cambio di marcia in corsa che serve; infine Jonas "Arcan" Moen dietro al microfono si difende bene, utilizzando in un paio di situazioni un'impostazione vocale non poi così distante dal tirare in causa Mr. Satyr. Insomma pare che la ruota giri davvero nel verso giusto.
I Subliritum hanno cambiato passo di marcia, "Downfall" è qualitativamente superiore al suo predecessore e pur non inventandosi chissà che potrebbe comunque attrarre coloro i quali fanno incetta di dischi legati a tali sonorità. Se siete fra questi, una chance concedetegliela.
Oh bene, se finalmente si sono dati una svegliata potrei riprenderli. 😀