SUFFER IN SILENCE – Beautiful Lies
I Suffer In Silence hanno quindici anni di attività alle spalle, una evoluzione che li ha visti tramutare da band a progetto solista, due album pubblicati ("Brutal Realities" del 2010 e "Behind The Truth" del 2014) e un terzo qui fra le mie mani pronto a raccontarci la band in versione 2017; insomma il gruppo di Patrick Amati è ormai maturo e collaudato. Si potrebbe affermare che la proposta di "Beautiful Lies" ci è nota per sonorità e genere; del resto, il background di influenze è rimasto lo stesso rispetto al passato e il mondo in cui si avventura l'artista è ancora una volta pienamente quello del death metal melodico, dai risvolti talvolta più thrash, talvolta maggiormente anneriti.
Gli aspetti più interessanti del nuovo lavoro risiedono nella fluidità messa in risalto da una composizione sempre più di spessore, nella capacità di imprimere al riffing sia durezza che raffinatezza, sferrando slanciati assalti e aprendosi improvvisamente a indovinate incursioni solistiche o intrusioni acustiche, e in una base ritmicamente dinamica quanto robusta. La sostituzione della buona batteria programmata utilizzata in "Behind The Truth" con una prestazione umana — dietro le pelli troviamo l'ospite, amico ed ex membro del gruppo Filippo Cicoria — ha inoltre aumentato il calore emesso dalle tracce, rafforzandone il valore atmosferico.
Ci troviamo a poter beneficiare dell'ascolto di splendide canzoni, quali "Nostalgia", "Eternal Slaves", la strumentale "Lost" e "Live With No Tomorrow". Possiamo poi apprezzare la nuova veste indossata per l'occasione da episodi come "Forced To Hate", "S.I.S." e "Dreams Of Glory", originariamente partoriti all'epoca del demo "Suffer In Silence" (2006) e nei quali proprio Cicoria era il batterista. Considero infine ininfluenti alla valutazione finale sia la cover, tutt'altro che malvagia, di "The Four Horsemen" dei Metallica che i restanti bonus, tra cui la piacevole versione strumentale di "Live With No Tomorrow", che nulla tolgono o aggiungono alla scaletta.
In conclusione, "Beautiful Lies" è un disco ben composto, suonato e prodotto (missaggio e master si sono svolti presso gli Evil Mass Studio di Neil Grotti, chitarrista di Electrocution e Neurasthenia). I Suffer In Silence sono, oggi più che mai, una realtà alla quale possiamo affidarci.