TERRORDROME – Vehement Convulsion | Aristocrazia Webzine

TERRORDROME – Vehement Convulsion

 
Gruppo: Terrordrome
Titolo:  Vehement Convulsion
Anno: 2008
Provenienza:  Grecia
Etichetta: Grindethic Records
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TRACKLIST

  1. 2000 Volts Fat Burning
  2. Exposed To Life's Integration
  3. Disputing The Throne
  4. Post Traumatic Stress Disorder 
  5. Eradicate The Indigence
  6. No Oral Hesitations
  7. Infected Fornication (Inception Of Carnal Enslavement)
  8. Privileges Of Slime
  9. Revile The Vagary
  10. Inhibit The Discord
  11. Festivity Of Clitoris Licking
DURATA: 29:13
 

I greci Terrordrome dopo una gavetta composta da demo ed ep pubblicano nel 2008 il loro album di debutto "Vehement Convulsion", un disco di brutal che è una vera e propria sassata in pieno viso. Undici brani per neanche trenta minuti di durata complessiva fanno già intendere che i ritmi saranno sostenuti e non poco.

Ci troviamo dinanzi una band che sfrutta blast a ripetizione e raffiche di chitarra spaccaossa rischiando di rendere il suono monotono per chi non avvezzo a tali sonorità. "Exposed To Life's Integration" e "Revile The Vagary" sono un esempio di come un buonissimo lavoro di chitarra tecnico, senza perdere il suo spessore rozzo, possa essere intelaiato su di una base veloce e pregna di cattiveria di richiamo grind. Lo scorrere del disco si mantiene su questi standard toccando picchi oltre nella già citate anche con l'opener "2000 Volts Fat Burning" e la conclusiva "Festivity Of Clitoris Licking".

L'operato della band nel complesso è molto più che buono, il batterista (Bill Stavrianidis) è veloce, preciso, brutale ed il chitarrista (Sakis) oltre l'ottima prova come riffmaker si lancia spesso in assoli tecnici ben innestati all’interno dei brani. Il cantante (Peter "Terror" Ouzounis) offre quello che ci s'aspetta da una voce di tale genere, un disumano e continuo scream/growl animalesco e sfondacrani, mentre il lavoro del bassista (Anestis Varitiniadis) pulito e con delle scelte di linea va a completare il quadro.

La produzione rasenta la perfezione, il tutto è ben definito. La batteria, seppur mastodontica, non copre mai un basso presente e chiaro, le chitarre sono affilate e la voce è alquanto velenosa nel suo eruttare devastante grazie anche a dei volumi regolati come si comanda.

"Vehement Convulsion" non aggiunge nulla d'innovativo al genere anzi ne è una ottima incarnazione della forma più moderno-rozza, adatto a chi segue band come Lust Of Decay, Vomit Remnants, Deeds Of Flesh e Disavowed: questi ragazzi fanno proprio al caso vostro, date loro una possibilità!