THE BAD LIGHT – Onward Downward | Aristocrazia Webzine

THE BAD LIGHT – Onward Downward

 
Gruppo: The Bad Light
Titolo: Onward Downward
Anno: 2013
Provenienza: U.S.A.
Etichetta: Autoprodotto
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TRACKLIST

  1. Neuronaut
  2. The Judge
  3. Looping The Wiring
  4. Onward Downward
  5. Ill Welcome You At My Door
DURATA: 23:54
 

Per quanto si possa seguire attentamente il mondo della musica, viene pubblicata davvero troppa roba, quindi è normale che qualcosa possa scappare da sotto il naso, anche se magari conosci già una determinata band. Io infatti mi ero proprio perso la nuova uscita del duo statunitense dei The Bad Light, rilasciata nel 2013 come successore del buon "Marrow Of Sound". Inizio perciò col ringraziare pubblicamente Eduardo Cerro per avermi gentilmente inviato una copia del mini-lavoro, a ben due anni di distanza dalla pubblicazione.

A quanto pare al tempo la formazione vedeva ancora al proprio interno il batterista Nathan Gonzales, mentre odiernamente è Dana Shephard a ricoprire quel ruolo. Inoltre faceva la sua prima comparsa la figura femminile di Emily Pagoda, oggi a tutti gli effetti un membro della band, in veste di supporto vocale all'interno di tre dei cinque pezzi che vanno a comporre la scaletta di "Onward Downward" ("The Judge", "Looping The Wiring" e "Onward Downward").

La seconda opera degli Americani presenta una godereccia involuzione stilistica: se i brani posti in apertura ("Neuronat" e "The Judge") fondamentalmente ripercorrono il tragitto intrapreso con l'esordio discografico, già dal terzo si respira un'aria diversa, più asciutta, rustica e alcolica. A partire da "Looping The Wiring" le composizioni assumono connotati più scarni ed elementari, acquisendo però un'atmosfera blue più vivida e un'acidità maggiore; caratteristiche espresse al meglio anche in "Onward Downward". Infine la conclusiva "Ill Welcome You At Door", spoglia dell'operato della batteria ma arricchita della voce di Kristi Angeline a far da spalla a quella burbera di Cerro, detiene il ruolo di episodio dal fascino dannato.

I The Bad Light sembrano pronti per compiere il passo che conta: dopo la pubblicazione di questi due ep che ne hanno realizzato e consolidato le basi, adesso devono dare vita al disco di lunga durata. In ritardo — ma con un certo piacere — vi suggerisco e mi suggerisco di continuare a seguirli, ripartendo dall'ascolto — e magari dall'acquisto — di questa ruvida e affascinante prestazione.