THE NEGATION – Paths Of Obedience
I blackster francesi The Negation si presentano così:
«THE NEGATION si oppongono
a coloro che non sono lucidi,
a coloro che restano sottomessi ai dogmi religiosi e politici,
a coloro che non osano affrontare la verità o le verità per debolezza, per stupidità, per ignoranza oppure, per alcuni, per puro fascino del venire dominati.
THE NEGATION si oppongono a coloro che vogliono negare o fuggire alla legge fredda e immateriale della realtà.»
Il quintetto parigino — composto da musicisti membri ed ex di formazioni quali Azziard, Nydvind, Bran Barr, Cargal, Fenguerous, Cebren-Khal, Sentence e Borgia — ha debuttato sul finire del 2013 con l'album "Paths Of Obedience", che sin dagli ascolti iniziali ha messo in evidenza una non celata predilezione sia per l'approccio arrembante che melodico-atmosferico di stampo svedese in numerosi momenti. Potremmo definire la prestazione integralista per come offre canzoni in cui il riffato è tagliente, le armonie sinistre e l'assetto ritmico tende ad alternare burrascose accelerazioni, tempi medi e dilatazioni improvvise, nel tentativo di garantire una dovuta varietà d'intento. Così facendo si può godere appieno sia dei frangenti esplosivi (la buona apertura offerta dalla tumultuosa "Red Wrath" e le randellate imposte nelle altrettanto robuste "Heels" e "In Agony") che di quelli più inclini a favorire la fuoriuscita del lato più scuro e celebrativo del sound ("One God" e "Last Rites"), con la possibilità comunque di apprezzarli entrambi in una traccia completa nel suo assetto qual è "The Garden Of Extasy".
"Paths Of Obedience" è una prima prova di tutto rispetto, ben composta e prodotta: pur essendo palesemente influenzata dall'esperienza formativa dataci in pasto da vari nomi noti del genere, non ne risente particolarmente, mantenendosi costantemente su livelli apprezzabilissimi. I The Negation suonano Black Metal e lo fanno con convinzione e convincendo, consiglio quindi agli appassionati di prendere in considerazione l'ascolto e di entrare in possesso di questo tassello musicale, poiché il disco andrebbe a infoltire la vostra collezione, non sfigurando di fianco ad artisti nazionali e non ben più navigati. Con l'augurio che sia solo il primo di una lunga serie.