THROAAT – Reflections In Darkness
Gruppo: | Throaat |
Titolo: | Reflections In Darkness |
Anno: | 2017 |
Provenienza: | U.S.A. |
Etichetta: | Dying Victims Production |
Contatti: | |
TRACKLIST
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DURATA: | 37:47 |
A volte dobbiamo sfogarci col Thrash Metal vestito di nero. Se poi offre spunti ammiccanti, allora basta aprire una birra per rendere perfetto il momento. Parliamo del duo dei Throaat, nato a Brooklyn nel 2013. Dopo sei uscite minori, fra cui un demo, uno split e un'incisione in concerto, ci presenta "Reflections In Darkness", il debutto di lunga durata.
Saltano subito all'orecchio le note di tastiere usate in modo oculato, le quali pongono accenti quando necessario, aumentano la suspense o semplicemente agiscono da incipit. I due musicisti ci aggrediscono con "Burning The Ice", ma mostrano ben presto di giocare volentieri con i ritmi, le atmosfere e le diverse influenze. Queste ultime coprono tre decenni di storia metallica e passano dall'Heavy dei Black Sabbath al Death primordiale dei Possessed, toccando il Black dei Von. C'è di tutto e di più da scoprire: a voi farlo. "Reflections In Darkness" è un vero inno all'oscurità, trasmessa dalla cupa voce del mastermind Impurifier Vilethroaat, così come dalla produzione degli strumenti e dagli effetti impiegati.
La più grande dote dei Throaat è, forse, quella di condensare diverse idee variopinte in massimo sei minuti, dando all'ascoltatore l'impressione di godersi un'opera molto più lunga. Un buon esempio è "The Bells Of Newcastle Upon Tyne": il primo riff, suggestivo e glorioso, quasi Pagan, si alterna a inserti con atmosfere differenti fra loro, prima di sfociare in un corto ma intenso temporale, per terminare infine con il motivo iniziale.
Neppure una vostra grigliata estiva avrà offerto tanta carne al fuoco come questo lavoro dei Throaat. "Reflections In Darkness" è un disco gradevole, senza troppe pretese, genuino e con l'attitudine giusta per divertire il pubblico.