L'attacco al consumismo dei Too Left 2 Be Right

TOO LEFT 2 BE RIGHT – SOS Mall

Gruppo: Too Left 2 Be Right
Titolo: SOS Mall
Anno: 2016
Provenienza: Italia
Etichetta: Sliptrick Records
Contatti: Facebook  Soundcloud  Youtube
TRACKLIST

  1. Sound Of Chains
  2. Number Than Me
  3. New Device
  4. Shopping Bag
  5. If You Want
  6. Keep My Colours
  7. Drunk Designer
  8. Killer Application
  9. Cloud Fighter
  10. SOS Mall [ghost track]
DURATA: 53:56

Dalle nostre parti siamo abbastanza abituati a incrociare band che si ispirano allo alternative rock di scuola americana di inizio anni ’90 (come abbiamo visto di recente con i Seeds Of Mary), un po’ meno invece per quanto riguarda progetti che guardano allo stesso periodo ma con diversi riferimenti.

È il caso dei Too Left 2 Be Right, band romana che si è stabilizzata con l’attuale formazione nel 2012 (PieX alla voce e campionamenti, Fabrizio Sclano alla chitarra, Marco Termine al basso, Mauro Borioni alla batteria), facendo da subito dell’eclettismo più totale la sua bandiera. Se i primi nomi che vi vengono in mente sono Faith No More e Primus, avete centrato in pieno l’approccio del quartetto. Dopo il notevole EP Life, Music, And Other Funny Tragedies (che includeva anche un bell’omaggio all’universo dello scrittore Douglas Adams), il gruppo attira l’attenzione dell’etichetta americana Sliptrick Records (che avevamo già visto recentemente alle prese con un progetto italiano come gli SKW) per la distribuzione del primo album vero e proprio: SOS Mall.

La custodia ci fornisce un’idea molto precisa del mondo di riferimento (in caso il nome della band non fosse bastato), l’antagonismo nei confronti di un sistema volto esclusivamente al consumo, rappresentato da personaggi senza testa in fila al centro commerciale o che riempiono carrelli tra file di scaffali tutti diversi e comunque uguali. Una nota aggiuntiva per la bellissima idea di presentare la scaletta come uno scontrino della spesa, con le durate dei pezzi a mo’ di prezzo e la traccia fantasma che fa da resto, oltre all’immagine dei membri del gruppo dietro un codice a (s)barre all’interno della confezione. A questo punto, non è assolutamente una sorpresa che i Rage Against The Machine siano un’altra enorme influenza stilistica e contenutistica dei Too Left 2 Be Right.

Il lavoro si presenta come molto ben bilanciato in termini sonori, con ampio spazio dato alle linee di basso (come da tradizione in questo tipo di crossover), saltando da uno stile all’altro e senza dimenticare il ritornello orecchiabile di “If You Want” o i riffoni di “New Device”. La durata dei pezzi si assesta tra i quattro e i sei minuti, eccezion fatta per la traccia fantasma “SOS Mall” che nasce come una sorta di esperimento sociale in cui il gruppo ha utilizzato registrazioni arrivate da amici e fan per i ritornelli. La prima metà dell’album è forse più solida della seconda, ed è molto probabile che ci ritroveremo con le melodie e la voce di PieX in testa per un po’ anche dopo aver ascoltato i brani.

Diamo il benvenuto ai Too Left 2 Be Right nella scena internazionale con un bel disco d’esordio ufficiale, aspettando di incrociarli dal vivo per una delle loro performance nei prossimi mesi.