TRISMEGISTO – Eerie Black Path
Gruppo: | Trismegisto |
Titolo: | Eerie Black Path |
Anno: | 2009 |
Provenienza: | Italia |
Etichetta: | Beneath The Fog Productions |
Contatti: | |
TRACKLIST
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DURATA: | 30:03 |
Se il buongiorno si vede dal mattino, il futuro dei Trismegisto potrà essere assolutamente roseo per la gioia loro e di noi ascoltatori-fan: il primo album della band pugliese infatti disegna un affresco già di rilievo e che sarà destinato a migliorare col tempo, stando anche a quanto hanno affermato in sede d'intervista i ragazzi. Il progetto nasce dalla mente del leader Trismegisto, inizialmente come one-man band prettamente black metal, nelle cui vesti viene rilasciato uno split con i croati Bethroned, poi il gruppo evolve con l'ingresso in pianta stabile di altri membri e nuove influenze.
"Eerie Black Path" è il primo passo di questo nuovo cammino comune, che si apre sulle note di "Waiting For The Shakti", intro giocata tutta sull'uso degli archi e che sfocia direttamente nella furia di "Black Shakti Comes" in un crescendo di stampo sinfonico, impreziosito dai rintocchi di una campana e dal ringhio di Trismegisto; non mancano diversi stacchi al termine dei quali troviamo rispettivamente un assolo pregevole e un passaggio con un vigoroso cantato pulito in italiano che si imprime nella mente per la forza del testo ("Quello che c'è da uccidere è l'uomo con il suo pensiero / Perchè è stato l'uomo a travisare il ruolo e a stuprare questa terra ormai marcescente!"). "Go Away From Lie" ci presente le prime influenze ambient, poste in apertura, poi si muove su una ritmica cadenzata, dai toni doom, che rende l'intero brano oscuro e cupo, anche se pur sempre energico. "Sotto Lo Sguardo Di Una Luna Selvaggia" rimane su tempi non veloci, pur in presenza di alcune accelerazioni, ma sfoggia anche un riffing più ficcante e thrash; pezzo forte ancora una volta lo stacco marziale e la voce pulita in lingua madre dai toni autoritari atti a spronare l'ascoltatore e che poi trova sfogo nel finale veloce e diretto. La cadenzata "A.D. 1797", ancora una volta cantata interamente in italiano, narra della liberazione (tema comune all'intero disco) della città di Alberobello e nella prima parte mi riporta alla mente un mid-tempo alla Voland, mentre il finale in acustico si fa più delicato, evidenziando le componenti neo-folk e progressive citate come influenza dal gruppo. Il gran finale tocca a "Trismegisto Domina" e qui tornano letteralmente a dominare la violenza e la rabbia, grazie aa un tappeto di batteria furibonda e chitarre che si lasciano andare anche a preziosismi.
È difficile definire la musica contenuta in "Eerie Black Path", a cavallo com'è fra black, elementi doom e thrash, vena sinfonica, momenti ambient e folk e proprio qui sta il merito dei Trismegisto, nell'aver attinto da tutti questi elementi, creando un disco sensato e coerente. I margini di miglioramento sono assolutamente notevoli e questo lascia ben sperare per il futuro. Nel frattempo però godiamoci questo album!