UNBREAKABLE HATRED – Ruins | Aristocrazia Webzine

UNBREAKABLE HATRED – Ruins

 
Gruppo: Unbreakable Hatred
Titolo: Ruins
Anno: 2015
Provenienza: Canada
Etichetta: Unique Leader Records
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TRACKLIST

  1. Addiction
  2. Dysfunctional System
  3. Natural Disaster
  4. Ruins
  5. Unpredictable Brutality
  6. The Beginning Of The End
  7. Luxurious Sickness
  8. Primitive Thoughts
DURATA: 30:28
 

Nella vita si ha sempre bisogno di ricevere conferme. Per una band ribadire il proprio valore, dimostrando di poter essere competitiva e degna di interesse pur non essendo la prima della classe, è un traguardo importante. Questo obiettivo sembra essere a portata di mano per i canadesi Unbreakable Hatred.

Sono trascorsi quattro anni da quando il trio proveniente dal Québec esordì sotto Lacerated Enemy Records con "Total Chaos". La formazione non ha subito cambi, così come la mentalità e la voglia di brutalità sono rimaste le stesse, ma è diversa l'etichetta che la spalleggia: è infatti entrata a far parte della famiglia Unique Leader ed è per quest'ultima che ha pubblicato il secondo lavoro intitolato "Ruins".

Le otto tracce coniugano sapientemente sonorità e schemi compositivi brutali appartenenti a compagini della scena nazionale e di stampo floridiano, di cui onestamente ritengo inutile fare i nomi, poiché tramite l'ascolto dei brani vi sarà fin troppo semplice riconoscerne le paternità. Pur ripresentando quel pesante fattore déjà vu riscontrabile all'interno dell'album di debutto, il gruppo ha centrato il tiro, tant'è che riesce ad abbattersi contro l'udito con vere e proprie martellate, sfruttando le doti tecniche di un riffing a tratti vorticoso, l'utilizzo ponderato della melodia e una certa prestanza groove; senza dimenticare i valori aggiunti offerti da un'organizzazione strumentale e vocale ancora più fluida e accattivante rispetto al recente passato. I trenta minuti volano via, sfoggiando il proprio lato migliore in episodi affinati, rifiniti e completi come "Dysfunctional System" e "Unpredictable Brutality", che forniscono quella riprova di qualità che si attendeva dai Canadesi.

Grazie a "Ruins" gli Unbreakable Hatred si sono conquistati un posto nel girone degli operai specializzati, quel circolo di band le cui armi più importanti sono la padronanza dei mezzi a disposizione e la profonda conoscenza del genere, ma cui ancora mancano — perlomeno al momento, in futuro chissà — la genialità e la personalità per andare oltre. I ragazzi però assicurano che con impegno e dedizione, seppur a piccoli passi, è possibile crescere e ottenere dei buoni risultati: la maturazione è in pieno corso.