UNDER THE CHURCH – Total Burial
Erano fermi da quattro anni buoni, gli Under The Church, e a fine 2021 hanno deciso di ripresentarsi sulle scene, sempre in sodalizio con Pulverised, con Total Burial, un EP quanto mai diretto e lineare. Cinque tracce, un quarto d’ora di musica e una badilata nei denti dietro l’altra.
Il concetto di evoluzione non esiste per un gruppo formato da due terzi dei Nirvana 2002, uno dei nomi più di culto della Svezia di fine ‘80, e il contenuto di Total Burial non si discosta di una virgola da quanto sentito sul precedente Supernatural Punishment del 2017, e nemmeno da quanto visto, dato che la copertina è sempre appannaggio di Mattias Frisk. Gli anni passano, ma gli attempati svedesi continuano a suonare il loro death metal in cui l’unica variazione concepibile è suonare sempre come gli Entombed di Left Hand Path, salvo ogni tanto allargarsi e suonare come gli Entombed di Wolverine Blues.
La sola differenza è che su Total Burial, anziché suonare per mezz’ora come sull’album, gli Under The Church si assestano su appena quindici minuti di nuova musica, che non sono neanche lontanamente sufficienti a saziare la mia sete di HM-2 e tombe profanate.