UNLUCKY BURIED – Blast From The Underground | Aristocrazia Webzine

UNLUCKY BURIED – Blast From The Underground

 
Gruppo: Unlucky Buried
Titolo:  Blast From The Underground
Anno: 2009
Provenienza:  Bielorussia
Etichetta: More Hate Productions
Contatti:

Non Disponibili

 
TRACKLIST

  1. My First God
  2. Burn And Destroy
  3. Burn Out My Eyes
  4. No!
  5. Inexplicable Need To Kill
  6. No Fate
  7. Sothis [cover Vader]
DURATA: 33:52
 

La band bielorussa degli Unlucky Buried c'ha messo un po' a carburare, si è formata nel 2002, ha rilasciato un demo "Ty U Nas Takaya Odna… Smert\'" nel 2004 e si fatta attendere un altro lustro prima di dar luce alla propria prova più sostanziosa.

Nel 2009 viene infatti concepito "Blast From Underground", un album dal gusto orrifico, riportato in note con discreta tecnica, all'interno del quale sono presenti brevi divagazioni tendenti al grindcore e assaggi melodici sparsi per rendere più ampia e varia la proposta.

I pezzi sono abbastanza omogenei anche se fraseggi inaspettati come le chitarre pulite in "Burn And Destroy" o la ridondanza esasperata di "No!" potrebbero spiazzare l'ascoltatore.

Le composizioni in genere si avvalgono sia di tempi classicamente andanti che di blastato a manetta, quest'ultimo intenso percuote le pelli mentre le sei corde fra riff crunchy e sferragliate dissestano, traendo ispirazione dall'estremo polacco di Vader e Decapitated, tuttavia non rinunciando a brevi ma incisive capatine oltreoceaniche.

Per quanto l'album nel complesso offra una performance positiva e la formazione riesca in più riprese a dimostrare di mettere del proprio, un lavoro che offre trentatré minuti di musica non può essere frammentato notevolmente con estratti da film o altro, soprattutto se alcuni si pongono in maniera ingombrante, il rischio è quello di spezzare il feeling con l'ascoltatore facendone scemare l'interesse.

Posta a fine disco vi è la cover di "Sothis" dei già nominati Vader di "De Profundis" interpretata a dovere e c'è da riconoscere che gli Unlucky Buried con questo tipo di suono si trovano a proprio agio, ascoltate "No Fate", sembra essere un perfetto antipasto pre-portata vaderiana.

Quello compiuto da questi ragazzi è un primo passo positivo, abbastanza curato sotto tutti gli aspetti con la solistica che risulta essere più che apprezzabile e il cantato in grado di reggere bene botta grazie a una discreta capacità nel giostrare i cambi di tonalità e impostazione vocale.

Se il supporto audio da solo non bastasse a conceder loro una possibilità, in aggiunta è stata inserita pure la traccia video della scapocciante "Inexplicable Need To Kill" così da poter vederli in azione su di un palco.

Se amate il death e il vostro gusto preferisce quello di matrice est-europea un'occasione a "Blast From The Underground" datela tranquillamente, gli ingredienti giusti per far sì che sia di vostro gradimento non mancano.