VƆID – Jettatura
I Vɔid, da leggere semplicemente Void, sono entrati in maniera inaspettata a far parte della famiglia LADLO e ascoltando il loro debutto, Jettatura, capirete il perché. La formazione di Nantes si allontana musicalmente dalle produzioni alle quali l’etichetta fondata da Gérald Milani ci ha abituato, presentando una formula nera decisamente meno post-, meno complessa e atmosferica, affidandosi a un approccio black’n’roll alquanto derivativo ma comunque tutt’altro che spiacevole da incrociare. Analizzando i brani, i nomi che girano in testa sono talmente noti e riconoscibili che non vale neanche la pena elencarli.
I 35 minuti della scaletta possiedono uno sviluppo talvolta elementare e ripetitivo, ma in grado di difendersi discretamente in episodi come quello che dà il titolo all’album e il successivo “Theory Of Hail”. I Vɔid sono poi in grado di tirare fuori gli artigli, come nella più roboante e scura “Woven Woods”, mentre “We Come We Breed We Live” sfodera groove, un tocco di epicità e discrete melodie. Infine, le conclusive “O M E N” e “Red Cardinals” risultano più articolate e, pur non facendo gridare al miracolo, potrebbero rappresentare lo spunto futuro per diversificare una proposta piacevole quanto decisamente canonica.
In conclusione, Jettatura è un disco energico, una buona scarica di adrenalina che fila liscia senza grossi intoppi né sorprese, mettendo palesemente in chiaro i limiti odierni dei Vɔid. I ragazzi non sono da sottovalutare, ma si spera riescano a trovare una strada un minimo distintiva. Promossi sulla fiducia.