Vermilia - Ruska | Aristocrazia Webzine

VERMILIA – Ruska

Gruppo: Vermilia
Titolo: Ruska
Anno: 2022
Provenienza: Finlandia
Etichetta: Autoprodotto
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TRACKLIST

  1. Alkusointu
  2. Marras
  3. Hautavajo
  4. Kuun Tytär
  5. Sanoittaja
  6. Tuonen Joki
  7. Ruska
  8. Kaipaus
DURATA: 37:28

Ruska è un termine finlandese che indica il foliage autunnale, il fenomeno per il quale il colore delle foglie di alberi e cespugli passa dal verde al giallo, al rosso o all’arancio. È un evento molto suggestivo che nel Paese possiede una fortissima rilevanza, un po’ per la sua innegabile bellezza e un po’ perché sancisce definitivamente l’arrivo di temperature gradualmente più basse e la fine della breve e soleggiata estate, con relativo inizio di attività quali scampagnate al fresco e raccolta di funghi.

L’autunno porta sempre con sé progetti che abbiamo rimandato per mesi e una malinconia tutta particolare, che traspira da ogni nota del secondo disco della one woman band finlandese Vermilia. Ruska esce autoprodotto, anticipato dai singoli “Hautavajo” e “Tuonen Joki”, ed è forte di riferimenti e legami profondi a paganesimo quasi tribale e natura, elemento quest’ultimo di importanza cruciale perché dotato di una magia e una personalità tutte proprie.

La prima cosa che salta all’orecchio mentre si fa la conoscenza di Ruska è che questo tipo di black metal atmosferico a tinte folk e con venature sciamaniche è inequivocabilmente finlandese. Riesce a catturare l’essenza di uno stato d’animo e di una mestizia che appartengono in maniera inconfondibile a quelle latitudini, e non si corre in alcun modo il rischio di confonderlo con un lavoro norvegese o svedese.

Vermilia fa sua senza ombra di dubbio la scuola dei Moonsorrow, concentrandosi però anche sulla melodia e non solo sulle harsh vocals, come emerge da brani quali “Ruska” e “Kaipaus”, quest’ultima minimalista e accompagnata dallo shaman drum, per un risultato assai coinvolgente. Non mancano comunque passaggi con un fulcro black atmosferico più intenso, come si evince in “Hautavajo” o “Sanoittaja”, uno dei pezzi che personalmente preferisco.

Non si può dire che Ruska si faccia particolarmente notare per originalità, cosa ad ogni modo assai difficile per un genere come il black metal, ma si porta a casa il compito che si è prefissato e il risultato finale è piacevole e ben scritto. Non escludo che Ruska riceva sufficiente visibilità da permettere a Vermilia di pubblicare il suo prossimo lavoro sotto un’etichetta, che è esattamente quello che mi auguro per lei.