VESTERIAN – Anthems For The Coming War Age | Aristocrazia Webzine

VESTERIAN – Anthems For The Coming War Age

 
Gruppo: Vesterian
Titolo:  Anthems For The Coming War Age
Anno: 2013
Provenienza: U.S.A.
Etichetta: Glorious North Productions
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TRACKLIST

  1. Gathering
  2. Under The Red Moon
  3. Morax Gates Pt.2
  4. Ancient Bloodthirst
  5. Unknown Spells Cast From Nibiru's Watch Towers
  6. For Battles To Come
  7. Dead Kings Of Tyranny
  8. Dark Oceans Roar During The Cosmic Upheaval
  9. Blasphemous Sorcery Of A Witch King
DURATA: 01:01:20
 

Statunitensi, attivi fin dal 1994 con il nome di Centurion e una manciata di demo alle spalle: questi i punti salienti della carriera dei Vesterian che, dopo quasi vent'anni di attività, riescono finalmente nel 2013 ad approdare al traguardo del debutto sulla lunga distanza. E se è in virtù della gavetta fatta in questi due decenni che ora possiamo gustarci un disco come "Anthems For The Coming War Age", allora ben venga l'attesa.

A dispetto della loro collocazione geografica (California), i Nostri si dimostrano tutt'altro che solari e tracce come "Under The Red Moon", "Unknown Spells Cast From Nibiru's Watch Towers" e "Dark Oceans Roar During The Cosmic Upheaval" mettono subito in chiaro la posizione stilistica intrapresa: i Vesterian suonano Black Metal, di quello più intransigente, trionfale, sulfureo, affilato e belligerante. Le atmosfere sono ardenti e fumose, corroborate da pestilenziali marce in mid-tempo e da melodie luciferine che ricamano terrificanti cornici di fuoco nero.

La proposta è tutto sommato canonica, ma oscura e maligna come si conviene, è un infernale incrocio tra Satyricon (epoca "Nemesis Divina"), Gorgoroth, Marduk e Setherial; ciò che però dona davvero la marcia in più a un album come "Anthems For The Coming War Age" è l'alto livello di personalizzazione compositiva raggiunto dal gruppo. Non possiamo parlare di originalità vera e propria, tuttavia è facile percepire quanto il processo di scrittura — nonostante resti fermamente inquadrato in maniera permanente all'interno dei ferrei canoni stilistici del genere — sia stato articolato e curato.

Come accennavo, le piccole variazioni inserite in scaletta sono il principale punto di forza del disco: non vi dovrete quindi sorprendere se ascoltando "Morax Gates Pt.2", tra furiosi assalti di blast-beat e riff malefici, coglierete una vaga influenza (presente principalmente in fase solista) proveniente da certo Heavy Metal oscuro, ovviamente riletta e rielaborata nella chiave più blasfema e crudele possibile.

Un altro cardine fondamentale per l'economia di questo lavoro è la propensione epica che impregna moltissimi passaggi, in particolare pezzi come "Ancient Bloodthirst", "For Battles To Come" (forse l'episodio più esaltante del lotto) e "Blasphemous Sorcery Of A Witch King". L'atmosfera si fa cupa, guerrafondaia e la sensazione è quella di essere stati calati in una notte di fuoco e sangue, una notte in cui, alla luce di una gelida luna piena, si sta combattendo la battaglia finale che vedrà vittoriose, una volta per tutte, le legioni degli Inferi.

L'abilità e l'ispirazione dei Vesterian sono indiscutibili: tracce mediamente lunghe, che concretizzano la bellezza di un'ora di Black Metal e che non lasciano mai filtrare tedio, anzi tengono alta l'attenzione fino alla fine. "Anthems For The Coming War Age" non è solo un buon disco, ma è un prodotto che dimostra come, pur mantenendo intatti i legami con il genere di appartenenza, si possa realizzare un lavoro ispirato, intrigante e qualitativamente validissimo. L'Era della Guerra sta per giungere: tenetevi pronti a rispondere alla chiamata alle armi dei Vesterian!

3 pensieri riguardo “VESTERIAN – Anthems For The Coming War Age

  • 4 Febbraio 2014 in 20:16
    Permalink

    … Una sberla! In California c’è Mordor.

  • 5 Febbraio 2014 in 10:58
    Permalink

    Ho ascoltato qualcosa e devo dire che sono interessanti e al solito hai centrato appieno il punto Erick. Mi intriga soprattutto la propensione epica inserita in quel contesto.

  • 6 Febbraio 2014 in 14:57
    Permalink

    @Carlotta: già, il male questa volta ha lasciato le foreste e il gelo e si è trasferito su spiagge più calde!

    @M1: sono felice che ti siano piaciuti, Simo. In effetti presentivo che da parte tua avrebbe potuto esserci dell’interesse: è proprio roba che fa per te.

I commenti sono chiusi