VOLTUMNA – Disciplina Etrusca
Gruppo: | Voltumna |
Titolo: | Disciplina Etrusca |
Anno: | 2015 |
Provenienza: | Italia |
Etichetta: | Killerpool Records |
Contatti: | |
TRACKLIST
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DURATA: | 39:32 |
È la prima volta che mi imbatto nei viterbesi Voltumna, formazione in giro da oltre un lustro e con alle spalle l'ep del 2001 "Chimera" e il primo album "Damnatio Sacrorum", pubblicato nel 2013. Nel 2015 è stato partorito il loro secondo lavoro "Disciplina Etrusca", dapprima rilasciato in forma autoprodotta nel periodo di marzo e successivamente ristampato sul finire di dicembre tramite il supporto dell'etichetta nostrana Killerpool Records.
Il death-black metal proposto si guarda ampiamente intorno, pescando da varie scene. Si notano infatti presenze riconducibili per struttura dei pezzi e sviluppi ambientali a creature dell'Europa centrale e del nord, così come della zona meridionale del nostro continente e di oltreoceano; non starò qui a fare i nomi, dato che sono tutte band facilmente inquadrabili. A esse si aggiunge inoltre qualche piega di stampo più moderno e ascoltando vi capiterà di incrociare un paio di breakdown ben inseriti. Viene così data forma a un miscuglio composto da elementi per lo più ben conosciuti, eppure sfruttati in maniera sapiente ed efficace.
L'album scorre senza grossi intoppi, mostrando di possedere una grintosa vivacità ritmica (grazie al coinvolgente e ben impostato lavoro di Augur dietro le pelli) e di sapersi slegare dalle solite e banali riproposizioni tematiche legate alla cultura norrena, preferendo prendere in considerazione materiale di proprietà peninsulare qual è la civiltà Etrusca, che viene narrata dallo scream-growl di Zilath Meklhum, in una prova a tratti decisamente epica. In "Disciplina Etrusca" convivono attimi di pura melodia, estrema violenza, frangenti allentati e devoti all'atmosfera mutevole insieme a una discreta dose di intraprendenza. Essa permette alla compagine di approntare una cover del classico "Black Metal" dei Venom quantomeno intrigante e di confezionare un episodio in lingua italica (il conclusivo "Tirreno") che aumenta il tasso di toni liricamente aulici. Il disco insomma non è sempre perfetto, ma nel complesso ben più che soddisfacente.
I Voltumna possono tranquillamente fronteggiare la maggior parte delle produzione del genere a cui appartengono per composizione e qualità, uscendone indenni o addirittura vincenti. La band è matura, pronta per compiere quell'ulteriore passo che la consacri definitivamente. In attesa che ciò avvenga, ve ne consiglio caldamente l'ascolto.