I soliti Vomitory, senza se ne ma.

VOMITORY – Primal Massacre

Gruppo: Vomitory
Titolo: Primal Massacre
Anno: 2004
Provenienza: Svezia
Etichetta: Metal Blade Records
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TRACKLIST

  1. Primal Massacre
  2. Gore Apocalypse
  3. Stray Bullet Kill
  4. Epidemic (Created To Kill)
  5. Demon’s Divine
  6. Autopsy Extravaganza
  7. Retaliation
  8. Condemned By Pride
  9. Cursed Revelations
  10. Chainsaw Surgery
DURATA: 34:40

I Vomitory si amano o si odiano, ma chi vive di Death Metal non può che apprezzare gli svedesoni, autori di prove tanto intransigenti quanto gradite proprio per questo. Dopo aver piazzato quattro bombe intitolate Raped In Their Own Blood (1996), Redemption (1999), Revelation Nausea (2001) e Blood Rapture (2002), con la prima e la terza quali produzioni più importanti e determinanti della loro discografia a parere del sottoscritto, la formazione proveniente da Karlstad nel 2004 rilascia il quinto atto, definito da molti minore, tuttavia non per questo brutto o scartabile a priori.

Primal Massacre è uno di quei dischi fedeli alla linea per tutta la propria durata, un concentrato di pura prestanza muscolare sbattuta in faccia senza il minimo riguardo. Iniziando dalle note di ingresso scandite dalla feroce traccia eponima, sino a giungere a quelle conclusive di “Chainsaw Surgery”, si ha la netta impressione di trovarsi per l’ennesima volta dinanzi a una carneficina. Il marchio di fabbrica riconoscibile forgiato dalla band si basa su chitarre a motosega, volontà di pestare come fabbri, una sempre adorata componente slayeriana e la prestazione vocale monolitica e robusta del bassista-cantante Erik Rundqvist.

Rispetto ai lavori citati, di tutt’altra caratura, si può certamente affermare che qua l’ispirazione attinge forse troppo, e palesemente, dal DNA altrui e talvolta subisce eccessivamente l’impronta prettamente fisica affibbiata alle canzoni. La prestazione insomma è sin troppo omogenea nell’impatto diretto, d’altro canto vi sfido a non scuotere la testa ascoltando badilate come “Stray Bullet Kill”, “Autopsy Extravaganza” e “Condemned By Pride”.

I Vomitory sono come la pasta col pomodoro: un piatto apparentemente semplice da realizzare, ma per cui basta davvero poco a rovinarne il gusto e la sostanza. Gli scandinavi si sono riproposti nel tempo, sfruttando elementi classici, noti e strausati, dimostrando di essere sempre in grado di consegnarci buoni lavori, che lo stereo ha ingurgitato e continuerà a ingurgitare. Primal Massacre non fa di certo eccezione.