VULCANO – Tales From The Black Book
I Brasiliani Vulcano tornano in scena nel 2004 dopo una lunga pausa iniziata dopo la pubblicazione di Rat Race, nel 1990, e lo fa con un disco nuovo di zecca dal titolo Tales From The Black Book. La versione in mio possesso è però quella ristampata quattro anni più tardi dalla svedese I Hate Records.
Il gruppo si lancia nella solita prova basata su quel thrash contaminato da tempistiche death e influenze proto-black che sono il marchio di fabbrica di un certo stile nato proprio in quelle zone. L’approccio è comunque fresco e piacevole senza però stupire mai, infatti per quanto questo lavoro sia ben fatto ed il mestiere non manchi, non è altro che l’ennesimo album dedicato esclusivamente agli ossessivi fruitori del genere.
Non vi sono pezzi di storica rilevanza se non “Guerreiros De Satã” e “Total Destruição” a cui viene data nuova vita e qualche buona composizione come “The Bells Of Death” o “Fall Of The Corpse”. Tutto si limita ad un compitino ben eseguito, che ha dentro i giusti ingredienti per tirare a sè i nostalgici ottantiani: velocità e suono sporco e rozzo — peccato che questo sia privo per molti versi d’incisività — in pratica roba da cultisti anche se a conti fatti la carriera di questa formazione ha vissuto di alti e bassi a dir poco esagerati e non poi così da cult.
Per chi adora il genere sudamericano un acquisto che non può mancare per completare la collezione, essenzialmente evitabile per tutti gli altri.