VULTUR – Ogu Liau
Gruppo: | Vultur |
Titolo: | Ogu Liau |
Anno: | 2014 |
Provenienza: | Italia |
Etichetta: | Lapis Lazuli |
Contatti: | |
TRACKLIST
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DURATA: | 38:32 |
«Vultur è una formazione SARDA, non italiana»: questa scritta all'interno della copertina precisa il concetto legato alla terra d'origine. Anche il secondo lp uscito nel nono anno di attività mostra un gruppo restio a scendere a compromessi con il suo Black Metal screziato di Death.
Un'introduzione tetra, la nascita di un essere, una vita con tutte le sue spine, la sua morte: questo potrebbe essere il racconto narrato da "Ogu Liau" («il malocchio»). Le composizioni incalzanti e vivaci hanno qualcosa di pomposo ed epico, mentre le scelte ritmiche sono robuste e variegate. Parti celeri preparano il terreno ad altre meno sostenute ma molto decise e secche, che entusiasmano il pubblico. I pugni scossi nell'aria scompaiono fra le onde di capelli e il mare agitato di teste che lambisce il palco. L'apice dell'esaltazione è la tempesta provocata da una folle "S'Inferru" con il suo ritornello glorioso, quasi orecchiabile. Per coloro i quali le descrizioni musicali fossero insipide e preferissero gruppi di riferimento, allora vale la pena citare l'impatto degli austriaci Belphegor condito con spezie italiche.
"Ogu Liau" riprende e sviluppa ampiamente la via presa dal debutto "Corona De Frastimus", non è solo accattivante ma agguanta l'ascoltatore per iniettargli sensazioni da brivido, dopo avergli dato qualche ceffone. Una critica all'impiego ripetuto di uno schema per creare più pezzi è solo l'ombra di una nuvola passeggera sul buon intrattenimento offerto.