WEDGE – Killing Tongue | Aristocrazia Webzine

WEDGE – Killing Tongue

 
Gruppo: Wedge
Titolo: Killing Tongue
Anno: 2018
Provenienza: Germania
Etichetta: Heavy Psych Sounds
Contatti:

Sito web  Facebook  Soundcloud  Youtube  Bandcamp

 
TRACKLIST

  1. Nuthin'
  2. Lucid
  3. Tired Eyes
  4. Quarter To Dawn
  5. High Head Woman
  6. Killing Tongue
  7. Alibi
  8. Who Am I?
  9. Push Air
DURATA: 41:09
 

Alle volte avere un'idea precisa di cosa attendersi da una band non credo sia per forza un male. Soprattutto se la proposta è valida, anche se innegabilmente figlia di un passato che ben conosciamo e amiamo.

Qualcuno potrebbe dire che ai berlinesi Wedge piace vincere facile, poiché la loro musica presenta tutte le molteplici declinazioni del rock anni Sessanta e Settanta che adoriamo. E in effetti potrebbe anche essere vero, d'altro canto però Kiryk Drewinski (voce e chitarra), Holger "The Holg" Grosser (batteria e voce) e David Götz (basso e organo) danno riprova di maneggiare e modellare quelle soluzioni e quelle atmosfere ultra note con sapienza anche in "Killing Tongue", seguito del gradito debutto.

Il nuovo disco, uscito quest'anno per Heavy Psych Sounds, possiede brani melodici e ritornelli orecchiabili quanto fiammanti e acidi al punto giusto, una combinazione mai così semplice e scontata da assemblare. Specialmente se la materia trattata è tenuta d'occhio oggi più che mai da una platea numerosa e appassionata, forse anche in parte modaiola. Gli ascoltatori si ritrovano comunque fra le mani un'opera ben composta da una compagine preparata e una scaletta che abbonda di hit quali "Lucid", "Tired Eyes", "Quarter To Dawn", "High Head Woman", "Who Am I?" e "Push Air" (sicuramente ottima dal vivo).

Tirando le somme, "Killing Tongue" risulta nostalgico e al contempo attuale. Gli Wedge non si limitano a omaggiare i grandi del passato, ma ne hanno appreso e fatti propri gli insegnamenti per accontentare le esigenze di chi ha vissuto quegli anni in presa diretta, chi li adora ancora oggi e in genere chiunque voglia buona musica nello stereo. E adesso il tasto «play» attende solo di essere premuto…