WEST WALL – On My Shield | Aristocrazia Webzine

WEST WALL – On My Shield

 
Gruppo: West Wall
Titolo:  On My Shield
Anno: 2011
Provenienza:  U.S.A
Etichetta: War Machine Records
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TRACKLIST

  1. Dogs Of War
  2. Behind Enemy Lines
  3. In Hoc Signo Vinces
  4. Bridgehead Narva
  5. I Am Infidel
  6. On My Shield
  7. Blood River
  8. Sands Of Desolation
  9. The Hammer
DURATA: 41:17
 

Amo i Bolt Thrower perché sono la coerenza fatta band, amo gli Amon Amarth per lo stesso motivo e per quella svolta catchy che non li ha comunque mai sputtanati, ho imparato ad apprezzare il death metal dei West Wall perché da quei due gruppi ha tratto molte delle sue caratteristiche, le ha riversate in maniera dirompente in un album come "Conquest Or Death" e ha trovato in quest'ultimo "On My Shield" la definitiva quadratura del suono.

Sì, è vero la derivazione in alcune occasioni vi sembrerà a dir poco eccessiva, è però un dazio che si può pagare per l'ascolto di un lavoro che riesce a miscelare epicità e spirito combattivo tanto da risultare in alcuni, sparuti, frangenti alla pari con i maestri citati in antecedenza, la cui scaletta non soffre di cali e avanza come un mastodontico assalto che, pur variando dall'incedere decisamente più veloce e dibattuto di "Dogs Of War" — nel riffing vi è la presenza di qualche rimando al thrash rozzo dei primi Kreator — a quello atmosfericamente devoto di "Behind Enemy Lines" — e qui l'eco di dischi come "For Victory" e "Mercenary" è palese —, nutre costantemente l'atmosfera da "confronto" armato della quale si fregia.

Sono innegabili i cambi in accelerazione di "Bridgehead Narva" e "Blood River", quest'ultima spinge con maggior veemenza, che si scontrano con i rocciosi ritmi quadrati di "In Hoc Signo Vinces", "On My Shield" e "The Hammer" e non posso evitare di mettere in risalto il lato epico e narrativo delle contese racchiuso in episodi come "Sands Of Desolation" e "I Am Infidel", ci troviamo all'interno di un conflitto che non lascia soluzione se non quella di viverlo.

Siamo di fronte a un disco completo, nel quale il lato melodico è di buon gusto, non vi sono cadute di stile, concessioni alla becera commercialità, nel quale gli innesti sia in fase di riffato che nelle incursioni solistiche d'intarsio risultano molto più che semplicemente gradevoli, si nota infatti il salto qualitativo fatto dai West Wall in ambito di costruzione dei brani odiernamente ancora più massicci, rifiniti e cattivi del già recente e valido passato.

La produzione alimenta suoni scuri, un basso che si ritaglia una buona fetta di spazio, bello a esempio il suo ingresso in "I Am Infidel", e che validamente accompagna la propulsione di una batteria assemblata in maniera concreta per dinamicità e potenza da Sturmkaiser. È decisamente azzeccato anche il ruolo della voce di Billus che d'impatto declama i testi evitando di sovrastare il comparto delle sei corde che Iceman e Crippler mantengono robusto e ferreo per l'intera durata dell'album.

"On My Shield" è death metal fiero d'esser definito in tal modo, è l'esempio di come si possa suonare e dar forma a un lavoro magari non eccessivamente proprio nell'animo, ma che si possa definire dal primo all'ultimo secondo meritevole d'ascolto. Consigliato ai fedeli followers dei Signori chiamati in causa più su nel testo e l'acquisto i West Wall se lo guadagnano sul campo.