WHEN ICARUS FALLS – Aegean
Gruppo: | When Icarus Falls |
Titolo: | Aegean |
Anno: | 2012 |
Provenienza: | Svizzera |
Etichetta: | Headstrong Music |
Contatti: | |
TRACKLIST
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DURATA: | 44:02 |
Per il sottoscritto il territorio svizzero continua a rappresentare fonte di sorpresa. Questa piccola nazione sforna band in continuazione, ma soprattutto dà voce a gruppi che possiedono delle buone se non ottime qualità compositive e comunicative; in particolare, il filone post possiede una fucina di talenti ragguardevole (in tanti li avrete anche visti passare sul nostro sito, ad esempio i Kehlvin). I When Icarus Falls provengono da Losanna e si inseriscono in tale panorama. Il quintetto è in giro dal 2007, ha rilasciato nel 2009 l'ep "Over The Frozen Seas" e tre anni più tardi, dà vita al primo album, "Aegean". Trattasi di un lavoro che risente delle influenze di numi tutelari come Neurosis, Cult Of Luna, Amenra e The Ocean e che, proprio prendendo spunto da quei grandi, sbraccia per trovare spazio in una dimensione musicale divenuta sempre più affollata e competitiva.
Il disco è intrigante per due aspetti: il primo riguarda la scelta del concept tutt'altro che leggero, di cui la descrizione presente sul Bandcamp degli elvetici è perfettamente esplicativa: Aegean è basato sul lavoro della psichiatra Elisabeth Kübler-Ross, che descrisse i cinque stadi dell'elaborazione del lutto: diniego, rabbia, contrattazione, depressione e accettazione; cinque passaggi che definiscono l'atmosfera dei cinque brani portanti dell'album. Capirete quindi che prendere in considerazione l'evoluzione in corso di una vita che riconosce pian piano il suo declino, o in alternativa l'elaborazione di un lutto (in entrambi i casi è possibile usare tale metodo), affiancandola poi a soggetti di stampo mitologico che diano un senso alle tracce, non renda proprio semplice il tragitto. Un esempio è la figura di Dedalo, personaggio noto per la costruzione del famoso labirinto di Creta, nonché padre di Icaro, sconvolto dalla morte del figlio dopo il tragico volo in "Tears Of Daedalus".
Il secondo aspetto concerne la chiave di volta atmosferica: era chiaro che, data la tematica scelta, questa avrebbe dovuto essere per forza di ampio respiro, e sotto questo aspetto la formazione ha dato prova di riuscire a creare dei brani che non solo rispecchiano in maniera formale i canoni del genere, ma garantiscono all'interno della proposta malinconia, sentori epici, intensità, monoliticità e quiete esasperata. Il finire della traccia eponima e "Hades" sono soltanto una delle due facce di una medaglia che mette in mostra anche la propria vulnerabilità nella strumentale "The Asphodel Meadows Part. 1". È un chiudersi e aprirsi che fa leva sulle emozioni, infoltendosi di zone grigie.
"Aegean" va vissuto cercando di coglierne le sfaccettature, provando a immedesimarsi nell'animo combattuto che lo caratterizza e che accoppiato a una prestazione complessiva del gruppo particolarmente valida ne fa un disco che gli amanti di questo mondo dovrebbero quantomeno conoscere. Non perdete l'occasione d'incrociare i When Icarus Falls.