WILD – La Nueva Orden | Aristocrazia Webzine

WILD – La Nueva Orden

 
Gruppo: Wild
Titolo:  La Nueva Orden
Anno: 2011
Provenienza:   Spagna
Etichetta: Santo Grial
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TRACKLIST

  1. MMXI
  2. Condenado
  3. Arde En La Hoguera
  4. La Nueva Orden
  5. Hijos Del Rock
  6. Nunca Mires A Los Ojos De La Muerte
  7. Reina De La Noche
  8. El Extraño
  9. Heavy Metal (Es Mi Religion)
  10. Juicio Final
DURATA: 43:41
 

La formazione madrilena heavy-power dei Wild è nata nel 2003 sotto il nome Majesty Knight, pubblicando l'ep "Entre Y Odio E Amor"; solo nel successivo 2004 assume la forma odierna, rilasciando un altro ep di presentazione intitolato "We Are Wild". Ne sono trascorsi sette di anni da quel lavoro, altri due demo ("Juicio Final" e "Heavy Metal") hanno preso vita, rispettivamente nel 2005 e 2008, ancora un ep ("Calles De Fuego") nel 2009 e finalmente nel 2011 è ufficiale il debutto con "La Nueva Orden".

Gli spagnoli suonano classico, l'ispirazione di matrice N.W.O.B.H.M. di gente come i Baron Rojo e Panzer e spruzzate di varianti power alle volte rimembranti i Jag Panzer, altre i più veloci e arrembanti Iced Earth, vengono a galla in un disco che pare sia stato partorito fra la seconda metà degli anni Ottanta e i primi anni Novanta. Adrenalina, un riffato coinvolgente e una scaletta ricca di brani di spessore e di ganci melodici caratterizzano "La Nueva Orden": sono presenti le canzoni inno che ti fanno venir voglia di cantare ("Hijos Del Rock" e "Heavy Metal Is My Religion", quest'ultima ripresa dal demo "Heavy Metal"), le tracce più spinte e di presa ("Arden En La Hoguera" e "La Nueva Orden") e un finale lungo undici minuti arricchito da un trio di voci.

Nell'ultima canzone il cantante-bassista Javier Endara (molto buona peraltro la sua prova) diviene il comprimario di lusso dell'accoppiata di colleghi composta da Jorge Cortés (Steel Horse) e dal chitarrista (ed ex dietro al microfono degli stessi Wild durante il periodo che va dal 2004 al 2007) Javier Pastor, che intonano le linee di "Juicio Final", pezzo ripescato dal passato che dà la possibilità soprattutto alle chitarre di mostrare la loro efficacia e farsi apprezzare negli assoli eseguiti magistralmente dagli ospiti Willy Gascòn (Steel Horse) e Miguel Làzaro (Calibre Zero) e nell'intro e interludio a opera di Cecilio Sànchez-Robles. In pratica una squadra di musicisti che ha lavorato insieme, giungendo a un risultato pregevole a chiusura di quest'importante prima prova della band.

Se proprio si dovesse riscontrare una pecca, probabilmente riguarda l'assenza non di un brano bensì del ritornello che ti entra in testa: ogni episodio infatti possiede una qualità che lo rende gradevole, ma quel passaggio sarebbe stato un valore aggiunto considerevole.

Bella la semplice copertina di Ed Repka (non conoscete quest'artista? Basterà digitare su Google e leggere la quantità considerevole di gruppi con i quali ha collaborato) che vede in primo piano un lupo mannaro: è un periodo fortunato per questi leggendari mostri e quale animale rappresenta meglio del lupo l'essenza della libertà selvaggia e incontaminata?

"La Nueva Orden" è integralmente cantato in spagnolo, ma non credo sia una difficoltà o che tale scelta possa ledere alla musica. Se amate l'heavy metal e la scena che sta fermentando sempre più in quest'ultimo periodo, e che è riuscita a regalarvi dei momenti di puro divertimento, questo album sarà per voi un incontro felice, godetevelo.