WRATH FROM ABOVE – Beyond Ruthless Cold
«In Soviet Russia, Extreme Metal plays you». Una battuta tipica dell'umorismo russo è senza dubbio il modo migliore di iniziare a parlare dei Wrath From Above, band al suo debutto sotto Apathia Records.
Il duo in realtà sembra provenire dalla Francia, ma l'interesse per la terra di Putin è evidente fin dalla copertina, un po' come per i connazionali N.K.V.D. e i nostrani Voland. In questo caso però la musica assume connotati decisamente più violenti ed estremi, indice che il tema della guerra è altrettanto presente nel disco: nomi quali Marduk e Anaal Nathrakh risuoneranno più e più volte nelle vostre orecchie durante l'ascolto. Detto ciò, avrete capito che "Beyond Ruthless Cold" non è un lavoro che si inventa strani stratagemmi per apparire interessante, ma preferisce invece sbatterci in faccia la crudezza delle battaglie e l'odore di morte e distruzione che le pervade. In sostanza, Black-Death Metal furioso e senza compromessi, che anche nell'unico momento di pseudo-calma ("Scorching Ground") non manca di farci respirare polvere da sparo.
I blast beat regnano incontrastati, intervallati solo da sparuti rallentamenti che comunque mantengono inalterata la veemenza della musica; allo stesso modo, i cambi di tempo repentini e le brevissime pause non fanno che rendere più caotico e dinamico il tutto, senza mai mollare realmente la presa. Passando oltre le linee di basso — a malapena pervenute — le chitarre inanellano riff che potrebbero benissimo appartenere a una delle due band citate in precedenza, talvolta ripetendoli per più volte in maniera quasi meccanica: è una sorta di tempesta di note taglienti la cui intensità rimane costantemente elevata fino alla fine, ma che comunque trova il proprio modo di suonare orecchiabile (termine ovviamente da contestualizzare) e riesce anche a dare spazio a un assolo in "Storm The Sky". Al di sopra di questo bailamme, le due voci urlano prepotentemente, con il ruolo più importante affidato allo scream e quello di supporto al growl; purtroppo non ho la possibilità di leggere — e tantomeno di comprendere — i testi, tuttavia ho letto che il tema di questo lavoro è un'ipotetica guerra tra URSS e Germania interrotta dalla discesa in campo del Demonio in persona, che per non sbagliare devasta qualunque cosa: non è che abbia capito bene il perché di tutto ciò, eppure è una storia talmente Metal che va bene così.
È chiaro che "Beyond Ruthless Cold" sia un disco consigliato a chi il Metal estremo lo vuole veramente estremo, e non a chi preferisce sonorità più atmosferiche o scelte sperimentali; ciò non toglie che ogni tanto una bella sfuriata di pura violenza faccia bene al corpo e allo spirito… credo. In ogni caso, i Wrath From Above sono senza dubbio promossi.