Wrathrone - Eve Of Infliction

WRATHRONE – Eve Of Infliction

Gruppo: Wrathrone
Titolo: Eve Of Infliction
Anno: 2021
Provenienza: Finlandia
Etichetta: Great Dane Records
Contatti: Facebook  Twitter  Youtube  Bandcamp  Instagram  Spotify
TRACKLIST

  1. As The Knife Cuts Deep
  2. Heartless Absolute
  3. Darkness Concealing Chaos
  4. Infliction
  5. Leader of the Past
  6. We Feast On Fear
  7. Web Of Lies
  8. Sane – Insane
DURATA: 32:39

Potrei aver espresso un giudizio affrettato quando ho etichettato Reflections Of Torment, il precedente lavoro dei Wrathrone, come molto più vicino al death svedese che a quello della loro patria, la Finlandia. A farmi venire il dubbio innanzitutto è stata la scritta «Pure Finnish Old School Death Metal From Laitila» che costeggia a caratteri cubitali il bordo di Eve Of Infliction. Ho interpretato questa scritta — forse in maniera indebita — come una critica verso chi si è occupato come me dell’album precedente e non ha saputo fare molto altro che accostarvi i grandi nomi provenienti dalla Svezia. Dopo aver ascoltato il nuovo album con maggiore attenzione, e cercando di tornare con la mente all’underground finlandese dei primi anni ’90, sono giunto alla conclusione che i Wrathrone, dal loro punto di vista, hanno ragione a rivendicare radici sonore finlandesi.

Per quanto già dai primi riff dell’iniziale “As The Knife Cuts Deep” l’accostamento a Wolverine Blues venga automatico, bisogna ricordarsi che quando uscì il terzo disco degli Entombed il seme del death’n’roll era già stato piantato da formazioni come Disgrace, Mordicus e Xysma, tutte provenienti dalla Finlandia. Il suono dei Wrathrone mi sembra più facile da accostare a queste formazioni conterranee: se ne può riconoscere la sporcizia sonora, la maggiore insistenza sul lavoro di doppio pedale, e in un certo senso anche il growl bassissimo di Matti Vehmas ha più in comune con le parti vocali di queste tre band piuttosto che con molti svedesi. Detto questo, le nuove composizioni dei Wrathrone hanno visto un certo sviluppo in confronto all’album precedente, apparendo più ritmate e con il basso trascinante che gioca un ruolo decisivo, riuscendo nel compito di far funzionare tracce brevi — che non superano quasi mai i quattro minuti — senza fronzoli e dritte al punto.

Eve Of Infliction appare sotto molti aspetti un passo avanti in confronto a Reflections Of Torment. Oltre ad avere una produzione focalizzata su una migliore definizione del suono, i Wrathrone hanno vissuto una certa maturazione in termini di scrittura, creando brani più articolari come “Heartless Absolute” e “Darkness Concealing Chaos”. Le parti melodiche, prima confinate all’interno di brani dedicati, sono state integrate con maggior cura all’interno del suono, e vanno quindi a fare da contraltare alla furia omicida, come accade ad esempio nei sei minuti di “Infliction” o in “We Feast On Fear”.

Sebbene siano presenti delle differenze con il passato, testimonianza di una maturazione avvenuta, l’impressione è che i Wrathrone avrebbero potuto rischiare di più. Eve Of Infliction è un album divertente, che soddisfa l’ascoltatore in cerca di death’n’roll mai troppo sfacciato e suonato in modo serio e senza sbavature; tuttavia ciò che latita qui dentro sono le sorprese, i momenti che sanno rendere un lavoro per appassionati una vera gemma nascosta. L’album dura mezz’ora ed è un bene dato che nelle ultime tracce, complice anche il fatto che le melodie sanno spesso di già sentito, ho cominciato a percepire accenni di monotonia. D’altra parte per quanto la competizione sia agguerrita e i Wrathrone suonino in modo convenzionale, non credo affatto che gli amanti del genere che daranno fiducia ad Eve Of Infliction se ne pentiranno.