ZAIBATSU – Zero
Gruppo: | Zaibatsu |
Titolo: | Zero |
Anno: | 2015 |
Provenienza: | Italia |
Etichetta: | Killerpool Records |
Contatti: | |
TRACKLIST
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DURATA: | 40:55 |
Si può avere all'orecchio un disco che raccolga quanto di meglio prodotto negli anni Novanta e nel periodo iniziale dei Duemila? La risposta è sì e ha per titolo "Zero". L'album di debutto dei nostrani Zaibatsu è un concentrato di rock devastante, un miscuglio di sonorità labirintiche e rumorose che si apre inaspettatamente alla melodia, ingurgitando gigantesche porzioni musicali di natura differente. È un dipinto nel quale stoner, noise, math, psichedelia e groove vengono condensati, emanando puro e salutare godimento. Potrei tirare fuori anche troppi nomi per identificare o collocare stilisticamente la proposta, tanto che inserirla all'interno di un genere-recinto è tutt'altro che semplice.
Il trio composto da Gabriele Di Pofi (chitarra e voce), Augusto Zanonzini (batteria) e Andrea Maceroni (basso e sintetizzatore) si muove agilmente fra più scene, attraversandole, saltandovi continuamente dentro e fuori e mostrandosi in grado di attrarre l'ascoltatore. Da esse estrae materia di prim'ordine, per modellarla e dare forma a situazioni dall'incisività atmosferica elevata ("Chemtrails", "Mantra 3P" e "Pirates"), soluzioni ritmico-dinamiche nevrotiche ("Oppenhaimer's Sister"), maggiormente groove ("Gnomes") e dannatamente ossessive ("Plastic Machine Head", "Technocracy" e "Abac").
In conclusione, gli Zaibatsu sono decisamente promettenti e "Zero" è il buonissimo esordio di una band della quale si dovrebbero attentamente seguire le mosse future.