ZIFIR – Protest Against Humanity
Dopo essermi imbattuto in formazioni provenienti dalle terre più disparate, questa volta è il turno della Turchia e del black metal degli Zifir. Stando a Metal Archives, unica fonte di informazioni che io abbia trovato circa la band, "Protest Against Humanity" è il secondo disco per i ragazzi di Izmir e per la prima volta ad affiancare Onur Onok e Onur Sulen c'è il batterista in carne e ossa Nursuz.
Le nove tracce di cui è composto il cd si articolano di un black metal piuttosto essenziale, spesso e volentieri adagiato su ritmiche non veloci e con più di un richiamo ai Darkthrone ("Worm Shaped"). Le strutture dei brani sono semplici, spesso ripetitve e ipnotiche ("Shame"), mentre i suoni per il genere sono quasi cristallini. Lo screaming è abbastanza canonico, ma comunque adeguato e ben fatto, sfortunatamente non sempre la ricerca atmosferica e di feeling colpisce come ci si aspetterebbe da un filone istintivo come quello del black. A titolo esemplificativo la conclusiva "Goat's Throne" tenta la costruzione di una litania, di un sound liturgico ai limiti col religious, risultando però non troppo convincente.
Sufficienza raggiunta quindi dagli Zifir, siamo comunque ancora piuttosto lontani da soluzioni che colpiscano nel segno, il terzo album a riguardo sarà già quasi un'ultima spiaggia per non annegare nel mare delle uscite odierno. Gruppo onesto, per ora niente di meno e niente di più.