Staff | Aristocrazia Webzine

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Francesco “Crypt Of Fear” Andrini

La storia va così: Francesco è intrappolato nella singolarità di Aristocrazia come traduttore e recensore dall’anno 2016, calendario terrestre. Nell’attesa del termine del suo transito spaziotemporale in questa dimensione si dedica all’ascoltare musica poco adatta a palati fini, a spolverare qualche libro ammuffito, e a soddisfare in modi sempre diversi la sua curiosità insaziabile.

Andrea “Bosj” Bosetti

Cresciuto nei boschi del varesotto, da anni sopravvive nella nebbia milanese, assuefatto alla musica brutta e alle scelte sbagliate. Fa parte di Aristocrazia da prima che esistesse e collabora con alcuni personaggi poco raccomandabili dell’editoria musicale. Nel tempo libero guarda film (brutti), legge (prevalentemente fumetti brutti) e predica convintamente il malæ. Non è un fan di Slash.

Guglielmo “VACVVM” Cherchi

Nato e cresciuto nel territorio d’oltremare ai più noto come Sardegna, dopo un’infanzia spensierata scopre gli Iron Maiden grazie a un compagno di scuola. Da quel momento in poi si dedica all’ascolto del male fino a raggiungere il malissimo. È tornato in Aristocrazia alla fine del 2018, dopo una prima breve ma intensa esperienza anni fa, con rinnovato disagio.

Andrea “Vlakorados” Crescimone

Nato, cresciuto e socialmente morto nel varesotto, a dispetto delle origini siciliane e del trasferimento della propria anima ad Akihabara. Aristocratico dal lontano 2010, sopravvissuto a una pausa di riflessione e conseguente cambio di identità, ossessionato dalle idol, dalla cultura weeb e da qualsiasi forma di musica incomprensibile a ogni essere umano sano di mente.

Nicola “TheOldSchoolNick” Di Fonzo

Nato nella Magna Grecia e trapiantato oltralpe con lo scopo iniziale di diffondere la terronica civiltà tra i campi di barbabietole del nord della Francia, si invaghisce del Paese d’adozione e del suo prolifico panorama musicale. Nel tempo libero tra un’ambulanza ed un Pronto Soccorso coltiva un’insana passione per i viaggi, il cinema, le lingue e la musica brutta, motivo che lo spinge ad iniziare la sua collaborazione con Aristocrazia all’inizio del 2020.

Andrea “Pakko” Dolci

Classe ’85, nato e cresciuto, salvo una breve pausa in Toscana, tra i monti della ridente provincia di Bolzano, è uno storico mancato in prestito al mondo dell’enologia. Quando non parla alle botti si diletta a scrivere di musica malvagia su Aristocrazia e di tutto ciò che è compreso tra Gorizia e il Mar del Giappone su altri lidi telematici.

Francesco “Schlemihl” Eleuteri

Nasce nella città dolente d’Ancona, ma si ritira nella rocca di Macerata per intraprendere gli studi in Filosofia. Con Il Libro Dell’Inquietudine di Pessoa scopre la letteratura, con “In The Shadow of the Horns” il Male in quanto Entità. Da quel momento trascorre una vita tranquilla, dedicandosi quando può allo studio di religioni ed eresie, per soddisfare il suo goffo anelito verso il sacer. Ciò ovviamente non gli impedisce di abbandonarsi a numerosi vizi: addirittura si dice che, in un momento di debolezza, abbia venduto la sua ombra al Diavolo in cambio di una birra.

Giuseppe Emanuele “G.E.F.” Frisone

Nato a Roma da famiglia messinese, classe 1990, si avvicina al black e al death metal ai tempi del liceo per poi non mollarli più. Laureato in Filosofia, sostenitore del Parma Calcio dal ’94, appassionato di geografie lontanissime e feticista di dischi improbabili, entra nella redazione di Aristocrazia Webzine all’inizio del 2020. Nel tempo libero urla al microfono, si dice per scopi musicali.

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Simone Landi “M1”

Nasce nel 1986 e quattro «b» ne segnano l’intera esistenza: il black metal è lo sfogo del suo lato oscuro; la birra il nettare che ne disseta il palato; il basket un generatore unico di passione a 360°; Bologna la culla della sua formazione umanistica. Si forma come scribacchino alla corte di Michele Marinel, comparendo anche sul catalogo della Negative e poi sul portale Negatron. Nel 2009 è fra i fondatori di Aristocrazia.

Marco “Oneiros” Liazza

Nato sotto il segno del Cancro, e nella fortunatissima circostanza per ritrovarsi con lo stesso ascendente, il vostro emotivamente altalenante Oneironauta studia lingue inutili presso un’università della città di Neapolis, si finge un appassionato di musica elitaria e occasionalmente legge anche libri usciti in questo secolo. Indecisione, flemma e birre artigianali: tutti elementi associabili alla figura di questo umile scribacchino, che a volte riesce anche a godersi della musica dal vivo – quando si sveglia vivo.

Elisa “Elisunn” Mucciarelli

Perennemente stanca, sempre l’ultima a sapere le cose, sacerdotessa della sacra divinità che risponde al nome di SonnO))). Terracinese di nascita, napoletana d’adozione, in Finlandia per scelta. Parla troppo e ascolta musica brutta. Vai Gionas!

Vera “V. Rain” Paci

Originaria del ridente Varesotto, fugge a Venezia, dove tenta di far collassare i propri neuroni studiando lingua turca e cinese. Proprio quest’ultima la porta a trasferirsi a Pechino: constatando la reale varietà di piatti tipici presenti sul posto, decide di restarci per quasi tre anni. Tornata in patria, quando non sguazza nell’oscurità ascoltando la musica del Male, crea esperimenti culinari (cercando di garantire la sopravvivenza di chi assaggia), guarda svariati film e serie TV oppure vagabonda per i monti e i laghi del circondario.

Giuseppe “Giup” Piscopo

Siculo trapiantato per motivi di studio nel profondo nordest, viene a conoscenza di Aristocrazia e di parte dei suoi futuri colleghi scribacchini durante una brutale trasferta in terra ceca. Il trasferimento a latitudini più elevate è coinciso con il suo progressivo avvicinamento alla musica dello Dimonio che, insieme a un senso dell’umorismo che neanche un dodicenne, ha fatto sì che le sue interazioni con la buona società si siano limitate al minimo sindacale.

Francesco “Kelvan” Riccobono

Linguista e figlio del mare, anche se ormai costretto a vivere in pianure putride, dal 2015 fornisce un tributo di sangue ad Aristocrazia. Fermo sostenitore della musica brutta e del malæ in tutte le sue forme (soprattutto se cantanti metal del gentil sesso), alterna i suoi pessimi gusti musicali con la sua vita digitale in 8 bit su The Shelter.