A.A.V.V. – Devil’s Grave Compilation | Aristocrazia Webzine

A.A.V.V. – Devil’s Grave Compilation

 
Gruppo: A.A.V.V.
Titolo:  Devil's Grave Compilation
Anno: 2011
Provenienza:  Varia
Etichetta: From The Grave Productions
Contatti:

Soundcloud

 
TRACKLIST

  1. Metal King – Hymn To The Gods Of Chaos [intro]
  2. Metal King – Chronicle Of An Announced Death
  3. Battlerage – Death And Blood
  4. Profaner – Postmortal Matricide
  5. Cobra – Blessed By Beer
  6. Procession – Raven Of Disease
  7. After Death – Lord Of The Black Path
  8. Graveyard – Wormfeast
  9. Nocturnal Vomit – Screams From The Tomb
  10. Black Oath – Black Initiation
  11. Sacrificial Dagger – Sephulcral Malediction
  12. Scythian – Pray To War
  13. Unconsecrated – Slave To The Grave
DURATA: 59:41
 

La From The Grave è un'etichetta cilena che sostiene il sottosuolo in maniera onorevole. Questa bella raccolta contenente ottimi gruppi provenienti dalle Americhe e dal Vecchio Continente ne è un buon esempio. Il libretto che accompagna il CD è corredato con una scheda dettagliata per ognuna delle formazioni ospitate, i testi delle loro canzoni e tante foto. Un tale lavoro sarebbe da onorare con una versione in vinile.

I colombiani Metal King sono attivi dal 1997 e suonano Heavy-Speed trascinante accompagnato dalla voce strozzata in stile Black di Dark Moon. Vi presentano le prime due tracce di "The Blood Of A Living Past" uscito nel 2010, un suggestivo intro di tastiere e una canzone a ritmo sostenuto. Quest'ultima permette al quartetto di mettere alla prova le proprie qualità d'esecuzione grazie ad alcuni inserti classici.

La scaletta continua con l'Heavy dei cileni Battlerage che è più lineare rispetto a quello dei colleghi Metal King e in questo pezzo forse un poco in stile teutonico (mi ricorda qualcosa degli ultimi Tankard). La canzone mostra accenni melodici, brilla con ottimi assoli di chitarra e ritornelli avvincenti.

"Post Mortal Matricide" tratto dalla terza demo dei Profaner e suonato live ci mostra tutta la cruda schiettezza del Death cileno, ricollegandosi bene alla sua vecchia tradizione. Secondo me riesce a produrre un'atmosfera che ricorda un misto fra Mantas e Autopsy.

Saliamo geograficamente verso il Perù da cui ci giunge una canzone dei Cobra, formazione che dal 2005 sforna un piacevole Heavy-Hard Rock in stile classico di sapore nordamericano. Il riff usato in "Blessed By Beer" mi rammenta un poco gli ZZ Top, mentre gli immancabili cori… esageriamo un poco: i Mötley Crüe. Questo è Rock'N'Roll!

Le note più grevi che troverete ascoltando questa raccolta sono quelle Doom del trio cileno Procession, con la canzone che apre il lavoro uscito nel 2009, "The Cult Of Disease". Come già saprete, ci sono persone più adatte di me per trattare questo genere, ma posso comunque dirvi che la musica dei Procession è pesante, melanconica e la voce lamentevole evidenzia questi aspetti.

Entriamo qualche minuto negli Stati Uniti per ascoltare il Death del quintetto floridiano After Death. Il pezzo "Lord Of The Black Path" passa dall'iniziale richiamo dei Black Sabbath del periodo "Sabotage" a linee che ricordano i Nocturnus dell'epoca "The Key", ma prive di quell'oscurità che ne era caratteristica, lasciando più spazio alla voce.

Dopo un volo senza scalo ci troviamo in Europa, in Spagna precisamente, dove ci attendono i Graveyard. Il quartetto catalano produce del Death orientato verso la tradizione Grind tipica per il paese. Incontrerete influenze di gruppi classici come Carcass o Napalm Death.

Il quartetto greco Nocturnal Vomit ci assale con il Death venato di nero di "Screams From The Tomb", che nonostante la sua modernità si riallaccia a formazioni classiche come i Sarcòfago. La canzone è di ottima fattura, trascinante, anche se a mio parere il gruppo v'intreccia troppe scale differenti, portando l'ascoltatore a perdere il filo.

Già che siamo in zona mediterranea, vogliamo passare a vedere che succede in Italia? I Black Oath e il loro Doom funereo dovrebbero essere conosciuti ad alcuni nostri lettori, perché hanno già trovato spazio su Aristocrazia. Potrete gustarvi il classico del gruppo intitolato "Black Initiation" che apriva il debutto "The Third Aeon" pubblicato nel 2009.

Il nostro viaggio continua verso la Finlandia per ascoltare il solido Thrash firmato dai Sacrificial Dagger, una sorta di quintetto "all star", scioltosi proprio nell'anno d'uscita della "Devil's Grave Compilation". Questa è musica grezza, diretta e sporca che piacerà a tutti gli amici di marciume vario e Thrash con venature Black.

Da Londra ci assalgono gli Scythian con il loro Death-Thrash aggressivo, attributo messo in rilievo dall'organo vocale di S. Vrath che qui rammenta Glenn Benton ai tempi d'oro. Penso che "Pray To War" piacerà a chi rimpiange i tempi i cui molti gruppi erano ancora davvero cattivi e blasfemi.

Terminiamo in bellezza la gita europea e la scaletta in Spagna con i defunti castigliani Unconsecrated e il loro Death paradossalmente di vecchio stile svedese. La canzone che assegna il nome all'EP "Slave To The Grave" ha un ritmo sostenuto e convince con l'ottimo livello tecnico e compositivo.

Normalmente evito le raccolte come la peste, perché spesso sono solo un'accozzaglia di gruppi di qualità molto variabile o addirittura discutibile. La "Devil's Grave Compilation" invece mostra la coerenza usata durante la scelta del contenuto e una continuità nella scaletta. Le formazioni presentate suonano generi differenti, ma sono sempre valide e convincono l'utente.