SERCATI – The Rise Of The Nightstalker | Aristocrazia Webzine

SERCATI – The Rise Of The Nightstalker

 
Gruppo: Sercati
Titolo: The Rise Of The Nightstalker
Anno: 2014
Provenienza: Belgio
Etichetta: Grom Records
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TRACKLIST

  1. Rememberance
  2. The Hound From Hell
  3. Until My Last Breath
  4. Hunt Between Fallen
  5. I Failed
  6. In Equilibrium
  7. Lose My Mind
  8. My Legacy
  9. Face To Face
  10. No More Fear
  11. The Hero We Don't Deserve
DURATA: 45:27
 

I Sercati sono un gruppo belga col quale sono entrato in contatto in concomitanza con l'uscita del secondo album intitolato "The Rise Of The Nightstalker", undici tracce di metallo atmosferico che narrano le vicende di un angelo decaduto che lotta per il bene dell'Umanità e che compie una sorta di percorso interiore durante le proprie avventure. Per la precisione si tratta del secondo capitolo di una storia intitolata "Tales Of The Fallen".

Quella che ho trovato descritta come una formazione black metal è catalogabile piuttosto in un filone gotico-fantasy che mantiene collegamenti con l'ambito estremo esclusivamente tramite il dozzinale screaming. La musica prodotta dall'allora duo (oggi trio) è fortemente atmosferica, molto semplice e dal carattere volutamente "narrativo"; sfortunatamente il complesso si rivela ingenuo, mediocre, sovente anacronistico e piuttosto noioso.

I pezzi sono raramente incisivi e scorrono senza lasciare particolare traccia di sé, nel bene come nel male. Ogni spunto discreto viene smorzato da un singolo tassello carente: quando le tastiere disegnano scenari simil-epici e "ariosi" interviene lo scream inadeguato, privo di nerbo, improvvisato e adatto più che altro a recitare il ruolo di orco in qualche film per famiglie a far scemare il pathos; se le chitarre riescono a emergere dal mero ruolo di accompagnamento, tentando qualche guizzo nei passaggi più melodici e immediati, allora è la batteria a far naufragare i buoni propositi, non andando mai oltre un approccio banale e ripetitivo, incapace di dare una scossa nei rari momenti in cui si distanzia dai tempi medi. Tempi medi che insieme alla ripetizione a oltranza delle stesse soluzioni condannano "The Rise Of The Nightstalker" a un veloce oblio.

A complicare ulteriormente la situazione intervengono poi alcuni inserimenti sinceramente fuori luogo, come la voce pulita più adatta a un contesto post rock di "Hunt Between Fallen" e l'atteggiamento quasi pagan-folk di "Face To Face", oltre a una storia narrata obiettivamente poco originale e di conseguenza sulla quale è difficile fare leva per risollevare le sorti dell'album.

Per ora con Sercati parliamo di un livello insufficiente perché possa essere preso in considerazione a scapito di altre band, che sgomitano per ottenere un minimo di spazio dall'ascoltatore, inondato da nuova musica tutti i giorni. Qualche lieve bagliore si nota durante l'ascolto di "The Rise Of The Nightstalker", è bene dirlo, ma ritengo che le idee debbano essere in primis riordinate e poi espresse in maniera più adeguata, dopo aver incrementato le abilità tecniche del comparto vocale e ritmico.