INSANIAE – Outros Temem Os Que Esperam Pelo Medo Da Eternidade
Gruppo: | Insaniae |
Titolo: | Outros Temem Os Que Esperam Pelo Medo Da Eternidade |
Anno: | 2006 |
Ristampa: | 2010 |
Provenienza: | Portogallo |
Etichetta: | Arx Productions |
Contatti: | |
TRACKLIST
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DURATA: | 01:02:59 |
Tempo di ristampa per gli Insaniae, gruppo portoghese non troppo conosciuto del panorama doom/death e legato emotivamente al lato gotico, che vede data nuova vita al debutto "Outros Temem Os Que Esperam Pelo Medo Da Eternidade" uscito originalmente nel 2006, debutto che, oltre a una produzione più curata e a un cambio totale per quanto concerne il settore grafico, ha adesso una scaletta allungata dalla presenza di un settimo pezzo, "Eternalmente Imortalizados", in qualità di traccia bonus.
Musicalmente la rotta intrapresa dalla compagine lusitana è accomunabile a quella tracciata da maestri del genere come i My Dying Bride e da importanti realtà quali Sins Of Thy Beloved, primissimi Tristania nonché, fra le ultime leve, ai Draconian.
Melodie oscure e agrodolci sulle quali si poggia la voce limpida e affascinante di Isabel Cristina coadiuvata dal growl non presentissimo ma azzeccato nei momenti in cui viene chiamato in causa di Diogo Messias, ritmiche mai sostenute, dinamicamente semplice ma non monotono l'apporto offerto dal drumming Màrcio Guerreiro (nella traccia bonus le parti di batteria sono state eseguite dal nuovo batterista Pedro Faria) e dal basso di Raul Costa attivamente vivo nel sound ed entrambi improntati sul rafforzare il comparto ambientale denso di dolciastra decadenza.
Il disco crea atmosfere suggestive, le canzoni, tutte di durata medio lunga con un picco di quasi dodici minuti nella quinta traccia "Sangue, Medo, Doença E Dependência – A História Da Vida E Da Morte", si avvalgono esclusivamente dell'idioma portoghese per celebrare e omaggiare le tematiche fatte di carne, sangue e sensazioni ancestrali che gli Insaniae affrontano, risulta inoltre indovinata la scelta delle raffigurazioni di stampo medioevale a far da compagnia ai testi dei quali il libretto informativo è corredato.
È una proposta che non brilla di una splendente luce propria, la derivazione e il già sentito saranno lì sempre dietro l'angolo, del resto è però molto ben assemblata e disperdere la mente in lande infinite con l'opener "Porque Fomos, Somos / Porque Somos, Seremos" e lasciare che la vena insalubre che attraversa "Adormecer Na Cidade Onde Não É Permitido Dormir" faccia il suo corso ed è alquanto gradevole.
Il capitolo inserito in coda, "Eternalmente Imortalizados", unica vera novità in note di questo "Outros Temem Os Que Esperam Pelo Medo Da Eternidade", si allinea alla perfezione con quanto antecedentemente messo in vetrina, ma i suoni e le scelte dietro le pelli mostrano di possedere una marcia in più sia per definizione che profondità, anche la prestazione offerta dal cantato in growl risulta maggiormente assimilabile e comprensibile. Il pezzo elegantemente grigio ci conduce con la solita mesta quiete alla conclusione dell'album.
Gli Insaniae non saranno dei cavalli di razza pura e purtroppo non conoscendo l'operato dei ragazzi nel successivamente rilasciato "Imperfeições Da Mão Humana" del 2010, è su questa rinata prima prova che baso il mio punto di vista e su di una band simile riporrei più di una semplice speranza, le doti compositive più che discrete e una preparazione che complessivamente, sia per quanto concerne la parte strumentale che quella vocale, si fa rispettare potrebbero inserirli in quella schiera di gruppi odierni che insieme ai connazionali A Dream Of Poe e agli scandinavi Nox Aurea, tanto per citarne due, sta fornendo linfa vitale al genere: ciò porta a un riscontro positivo e perché no anche all'acquisto del disco.