NOCTEM – Exilium
Gruppo: | Noctem |
Titolo: | Exilium |
Anno: | 2014 |
Provenienza: | Spagna |
Etichetta: | Art Gates Records |
Contatti: | |
TRACKLIST
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DURATA: | 49:56 |
Siete fan dei Behemoth? Continuate a leggere. Non lo siete? Passate oltre. I Noctem, giunti alla pubblicazione del terzo album completo in quasi quindici anni di carriera, hanno trovato la propria strada e sembrano piuttosto a loro agio come interpreti di un black-death tecnico e ben prodotto.
La formazione spagnola, nonostante i numerosi cambi di formazione che l'hanno contraddistinta negli anni, sembra finalmente aver trovato una certa stabilità e come sempre i due cardini principali sono Exo (chitarre) e Beleth (voce), cui su "Exilium" si aggiungono UI (basso), Vhert (batteria) e l'ultimo acquisto Nekros (chitarre). L'album, va da sé, continua lungo la strada intrapresa con il precedente "Oblivion" (2011) e l'ancor più risalente "Divinity" (2009) e, appunto, si rifà in maniera molto palese all'operato di Behemoth, Belphegor e compagnia, pur aggiungendo un tocco piuttosto personale e maggiormente melodico al lavoro finito. Il cuore pulsante della musica dei Nostri è chiaramente costituito da blast-beat fortemente presenti, chitarre spesse e marziali e una produzione che nulla lascia al caso, ma qua e là si sentono echi di un black metal sinfonico di matrice scandinava che aggiungono carattere e fascino al disco.
Certo, l'essenza fondamentalmente derivativa della proposta fa sì che i pur piccoli difetti dei brani (su tutti, i mid-tempo un po' troppi "molli" e la scarsa varietà sul lungo periodo) balzino subito all'occhio, forse più del dovuto, ma "Exilium" riesce ad intrattenere e divertire in modo piacevole e genuino; in particolare, la formazione dà il meglio di sé quando spinge sull'acceleratore e "asciuga" un po' la scrittura, evitando fronzoli eccessivi.
Non è dato sapere, in ultimo, di cosa Beleth canti nei dieci brani del disco, tuttavia dai titoli è facile intuire una deriva mistico-religiosa piuttosto marcata, ulteriore tratto che accomuna la formazione iberica a Nergal e compagni.
Pur senza raggiungere le eccellenze dei capisaldi del genere, i Noctem sanno decisamente il fatto loro e ci consegnano un disco dai difetti trascurabili e dalla chiara collocazione di genere. Provare per credere.