LEIRU – Idő
Gruppo: | Leiru |
Titolo: | Idő |
Anno: | 2020 |
Provenienza: | Ungheria |
Etichetta: | Sun & Moon Records |
Contatti: | ![]() |
TRACKLIST
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DURATA: | 32:30 |
Idő (tempo in ungherese) segna l’esordio sulla lunga distanza per gli ungheresi Leiru; in quindici anni di attività il duo magiaro ha sfornato diversi lavori minori tra demo, EP e uno split con i connazionali Kolp, tutti accomunati da un approccio a dir poco lo-fi. La collaborazione con la transilvana Sun & Moon Records ha finalmente permesso alla band di registrare in modo professionale, con risultati convincenti.
Sebbene i Leiru affermino di suonare raw black metal, le sei tracce che compongono Idő ci dicono qualcosa di diverso. Il metallo nero occupa un posto rilevante nel sound del gruppo, con riff di chitarra e tappeti di batteria che strizzano l’occhio alla scena scandinava, sapientemente innestati su una trama fatta di costanti richiami a sonorità che attingono al bagaglio dell’heavy metal degli anni Ottanta. Gli ungheresi alternano i due stili senza soluzione di continuità, non soltanto tra un brano e l’altro, ma anche all’interno degli stessi. Il risultato è un suono accattivante, costantemente in grado di sorprendere l’ascoltatore con soluzioni mai banali. Lo stesso non si può dire del cantato, che a mio avviso appare un po’ troppo piatto e spesso privo di espressività. Da questo punto di vista si distingue “Lemoshatatlan”, le cui linee vocali mutano improvvisamente nell’ultima frazione, andando a ricordare Attila Csihar in De Mysteriis Dom Sathanas, ma si tratta di un’oasi nel deserto.
I testi di Idő sono tutti in ungherese e parlano per lo più di esperienze personali, dei sogni che tutti noi abbiamo e delle delusioni cui andiamo incontro nel corso della nostra vita. Una vita che, come cantano i Leiru, può apparire minuscola e insensata dinanzi alla sconfinata vastità dell’universo.
In conclusione, Idő è un album piuttosto interessante, soprattutto nelle sue parti più squisitamente black metal che risultano ben strutturate. I Leiru non avranno inventato nulla di nuovo, ma hanno dimostrato di saperci fare, confezionando un disco di debutto stuzzicante al punto giusto.