Extrema Ratio #6: 09/02/22-15/02/22
Sesta puntata della nostra rubrica a cadenza settimanale Extrema Ratio, dedicata alle nuove uscite (appena pubblicate o imminenti) del panorama black e death metal underground. Questo appuntamento spazia dal death metal oscuro e cavernoso fino al progressive black metal. Ecco i nomi dei protagonisti di oggi: Desolate Shrine, Sorcerer’s Sword, Konvent, Al-Namrood, Trenchant, Vanum, Cryptworm, Mosaic.
G.E.F.
1. Desolate Shrine – “The Dying World” (da Fires Of The Dying World, death metal)
I deathster finlandesi Desolate Shrine sono, senza dubbio alcuno, uno dei progetti più consistenti della scena estrema in termini di qualità. Capitanati dal polistrumentista Lauri Laaksonen, con l’imminente Fires Of The Dying World taglieranno il traguardo del quinto album. La ricetta, rispetto al passato, non cambia, stando al singolo “The Dying World”: un death metal dal sapore blackened e spigoli doom-death, forse anche reminiscente dei Convocation, altro progetto di Laaksonen, nelle sue parti più lente. Per ascoltare il lavoro nella sua interezza dovremo attendere il prossimo 25 marzo, data di uscita su Dark Descent Records.
2. Sorcerer’s Sword – “Demonolatry” (da Demo 2021, blackened heavy metal)
Spazio ora al black metal, che nella proposta di questi sconosciuti Sorcerer’s Blood si mescola molto all’heavy metal classico. “Demonolatry”, uno dei due singoli estratti da Demo 2021, mostra infatti un miscuglio di black degli esordi, heavy, thrash e speed metal. Il tutto richiama alla mente certi Mercyful Fate, Venom, Mefisto (quelli svedesi), primi Slayer, primi Sodom: insomma, una demo che si preannuncia anacronistica per scelta, quasi come se fosse uscita direttamente dagli anni Ottanta.
Di sicuro un regalo apprezzato per i nostalgici di quell’era e della cosiddetta first wave of black metal: Demo 2021 uscirà ufficialmente il prossimo 4 marzo, con edizione in cassetta a cura di Mythic Ironworks.
3. Konvent – “Grains” (da Call Down The Sun, death-doom metal)
Ora una band tutta al femminile, forse poco conosciuta ma destinata probabilmente a fare strada. Il movimento metal danese è in netta crescita e le Konvent, sotto contratto con Napalm Records, testimoniano questa tendenza. “Grain”, estratto dal loro secondo album in uscita Call Down The Sun, è una disperata sassata di death-doom metal, dalla forte carica espressiva ed evocativa.
Per i fan dei Thorr’s Hammer, autori di un EP di culto nell’underground ma durati decisamente troppo poco, sarebbe proprio il caso di segnarsi la data di uscita: 11 marzo 2022.
4. Al-Namrood – “Guerillas” (da Worship The Degenerate, black-folk metal)
Sta per tornare, tra le altre cose, forse l’unica band veramente interessante partorita dall’Arabia Saudita. Sto parlando degli Al-Namrood, il cui miscuglio di black metal, folk arabo e ritmiche vagamente punk sta per dar vita al loro ottavo album Worship The Degenerate. Con il tempo, la proposta dei sauditi si è man mano stratificata, facendosi più hardcore quantomeno a livello di approccio. Anche “Guerillas”, singolo di Worship The Degenerate, sembra andare in tale direzione: la qualità sonora resta come sempre non proprio limpidissima, ma ciò non toglie niente alla bravura del gruppo, confermata anche da questo brano. L’uscita di Worship The Degenerate è prevista per il prossimo 29 aprile.
5. Trenchant – “Yellow Cross Orison” (da Commandoccult, death metal)
Tornando in campo death metal, c’è da segnalare anche l’arrivo di Commandoccult, secondo album degli statunitensi Trenchant. Il singolo “Yellow Cross Orison” è uno sporco e marcissimo inno bellico, a tratti dal sapore quasi grind o war metal. Nulla di particolarmente innovativo, ma colpisce per ruvidezza e per essere — relativamente — easy listening. Da segnalare anche che nella title track, ancora non ascoltabile, c’è un’ospitata alla chitarra solista di Bob Vigna dei mitici Immolation. Per la pubblicazione, comunque, manca meno di un mese: 11 marzo su Godz Ov War Productions.
6. Vanum – “Adversary” (da Legend, atmospheric black metal)
Esattamente tre anni fa, i Vanum avevano colpito parecchi nell’underground grazie al loro secondo album Ageless Fire, allora uscito per Profound Lore Records. Oggi la band americana si divide tra quell’etichetta e la tedesca Eisenwald, regalandoci “Adversary”, prima traccia tratta da Legend. Qualcosa sembra essere cambiato rispetto al passato: il sound è più aperto, meno atmosferico in senso stretto e più epico, a tratti vicino a echi di bathoryana memoria. Una scelta che incuriosisce molto quella dei Vanum, forse — chissà — disposti a smarcarsi parzialmente dal sound di matrice prevalentemente cascadian. L’appuntamento per l’uscita di Legend, comunque, è per il prossimo 22 aprile.
7. Cryptworm – “Disgorged Chunks Of Life” (da Spewing Mephitic Putridity, death metal)
Tornando in campo death metal, è tempo di volare in Inghilterra alla volta dei Cryptworm, anche se Tibor, il membro principale, è ungherese. Precisazioni geografiche a parte, la band sta per pubblicare il suo disco di esordio intitolato Spewing Mephitic Putridity. Un nome che evoca putridume a badilate, appunto, e in effetti è proprio così, almeno a giudicare dal singolo “Disgorged Chunks Of Life”: death metal marcio e ribassatissimo, un po’ lento, tra Undergang e Autopsy. I Cryptworm si erano già resi protagonisti di alcune uscite minori molto interessanti (bello lo split con i portoghesi Archaic Tomb), e questo album potrebbe finalmente lanciarli nella scena death metal underground. Spewing Mephitic Putridity vedrà la luce il prossimo 11 marzo tramite Me Saco Un Ojo Records.
8. Mosaic – “Unterhulz Zoubar” (da Heimatspuk, atmospheric black metal)
In chiusura, spazio ancora al black metal con i tedeschi Mosaic, un tempo solo project di Martin Van Valkenstijn, oggi band a tutti gli effetti. Come i Vanum, collaborano con Eisenwald che produrrà Heimatspuk e suonano black metal atmosferico, ma le differenze sono ben marcate, a giudicare dal singolo “Unterhulz Zoubar”. Molto più mid-tempo che blast beat, suoni decisamente più grezzi e meno rifiniti, e una vena folkloristica piuttosto accentuata. Per chi vuole farsi un viaggio nel folklore della bella regione tedesca della Turingia in forma di black metal, Heimatspuk uscirà il 22 aprile.