OFGHOST – Audiocorpse
Il finlandese Sami, uomo dietro al progetto File Of Ghosts tramutatosi dopo un paio di anni in Ofghost, è tornato alla carica e ha ripreso la sua marcia. Dopo averci dato in pasto "Veins" nel 2012, ritorna all'attacco con una furia e una determinazione ancora più efferate e definite, racchiuse nel nuovo lavoro intitolato "Audiocorpse".
L'aggettivo «nuovo» non è proprio il più corretto per identificare un album che ridà vita a molti dei pezzi rilasciati al tempo della prima forma della band, ma è anche vero che se li confrontaste con le versioni iniziali di molti dei brani già noti, li trovereste maggiormente curati e affinati nel suono. Questo disco infatti è una sorta di rinascita per molte delle sue creature che al tempo erano ancora allo stato larvale e Sami — essendo maturato sia compositivamente che nell'utilizzo della strumentazione che garantisce maggiore coerenza ed efficacia — ci da dimostrazione dei passi in avanti compiuti con delle riproposizione dei capitoli già noti ancor più incisive e devastanti delle versioni originali. Un esempio lampante è l'ascolto di "Talking With Torso", che di per sé era una mazzata non male e adesso è divenuta più cattiva e maligna grazie all'operato dei sintetizzatori, ancora più decisivi nell'infondere quel quid atmosferico-futuristico che in passato faceva, e oggi continua a fare, la differenza.
Le canzoni inedite ("Wormsatan", "Lo-Fi Death Lo-Fi Insanity" e "Who Is My God") sono state incastrate perfettamente in questo ingranaggio macerante che alimenta la vena estrema costantemente in bilico fra più generi, sono infatti presenti sfuriate, melodie e caratteristiche dell'area death, grind, black e industrial metal, conformandosi alla volontà marchio di fabbrica Ofghost, una volontà che imperterrita prosegue nel tenere fede a queste parole:
«Lavoro ancora come solista. Conosco le mie debolezze come musicista e il mio studio e i miei strumenti fanno schifo, però cerco di creare musica che abbia anima ed energia con le risorse che ho. Non voglio stare tutto il tempo a correre dietro agli ultimi gingilli musicali e alle attrezzature. Questo è il mio modo di fare musica e mi piace molto, ne vado davvero fiero!».
Se proprio dovessi muovere una critica a quest'uscita, trovo che "Audiocorpse" sia un tantino troppo lungo, forse una o due tracce in meno avrebbero reso la riuscita dell'attacco frontale scagliato da Sami efficiente al 100%; è solo una piccola riflessione, ma che in fin dei conti nulla toglie al valore della prestazione verace degli ancora una volta bravi Ofghost.
Questo me lo ricordo, era bravo. Cercherò di dare un ascolto anche alla nuova versione del progetto.