ORBITER / ROADOG – Split
Gruppo: | Orbiter / Roadog |
Titolo: | Split |
Anno: | 2019 |
Provenienza: | Finlandia |
Etichetta: | Autoprodotto |
Contatti: | Orbiter: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
TRACKLIST
|
|
DURATA: | 09:03 |
All’alba del centenario dei ruggenti anni Venti, non capita spesso di imbattersi in un 45 giri essenziale e accattivante come il mini split di Orbiter e Roadog. Le due formazioni finlandesi propongono una canzone ciascuna sulle due facce della stessa, nera e solcatissima medaglia.
Entrambi i gruppi vantano già qualche esperienza. Gli Orbiter sono un quartetto di Helsinki che tra l’inizio del 2016 e la fine dell’anno seguente ha pubblicato i due singoli “Oneironaut” e “Gravity”, mentre per lo split propone il nuovo brano “Anthropocene”. Il trio dei Roadog, attivo tra Espoo e la capitale, ha alle spalle l’EP Apollean Sands (2015) e Reinventing The Wheels, album del 2018 da cui è tratta l’omonima canzone presente nello split che ci accingiamo a sistemare sul piatto del giradischi.
Attraverso i sei minuti in cui gli Orbiter si espandono alla conquista sonora del lato A, l’ascoltatore ha modo di abbandonarsi a uno space rock dall’anima stonerosa, ben bilanciato tra pesantezza e onirismo. L’approccio vintage non risulta affatto stucchevole, ma regala piuttosto un’ottima passeggiata spaziale tra modelli illustri ben noti agli amanti del genere.
Girando il viniletto, i tre minuti scanzonati dei Roadog catturano l’attenzione a ritmo di un rock’n’roll dai moderni strascichi punk e indie rock. Centrano il punto e incuriosiscono a fiondarsi a caccia dell’album.
Non è affatto facile dire qualcosa di nuovo ed è altrettanto impegnativo riuscire a distinguersi in un contesto simile, popolato da gruppi troppo spesso mediocri. Entrambe le formazioni convincono con brani di livello. Una nota di merito va senza dubbio alla scelta di condividere lo split con due pezzi cugini, imparentati nella qualità e assolutamente indipendenti nella crescita personale.