Extrema Ratio #80: 13/07/23-19/07/23
Ancora una volta, torna il consueto appuntamento del mercoledì con Extrema Ratio, la rubrica settimanale targata Aristocrazia dedicata alle nuove uscite (appena pubblicate o imminenti) del panorama black e death metal underground. E oggi facciamo cifra tonda: siamo infatti arrivati al numero ottanta, che propone le seguenti band: Gridlink, Laster, StarGazer, Nocte Obducta, Disguised Malignance, Deadly Carnage, Exsanguination, Starer.
G.E.F.
1. Gridlink – “Coronet Juniper” (da Coronet Juniper, technical grindcore)
Etichetta: Willowtip Records
Data di pubblicazione: 15 settembre 2023
La puntata odierna di Extrema Ratio è introdotta da un piccolo, ma doveroso, strappo alla regola. I Gridlink, infatti, sono una band grindcore molto tecnica che si è conquistata un posto nel cuore di parecchi appassionati anche grazie al proprio immaginario. Indimenticabile il terzo album Longhena, un must da recuperare assolutamente per chi non li conoscesse.
Ebbene, la band è tornata in attività per pubblicare il nuovo album, intitolato Coronet Juniper. Il cervello dei Gridlink è il talentuosissimo chitarrista giapponese Takafumi Matsubara, mentre alla voce bisogna ricordare Jon Chang che è anche una delle menti dei Discordance Axis, altra band che interpreta il grindcore in maniera unica e molto tecnica. In tutto questo, è disponibile per l’ascolto la title track, che conserva intatte le caratteristiche dei Gridlink: ritmi velocissimi, melodie intricate, assoli violentissimi. Un ritorno che i fan della band aspettavano da anni, e che si materializzerà a settembre su Willowtip Records.
2. Laster – “Kunstlicht” (da Andermans Mijne, avantgarde black metal)
Etichetta: Prophecy Productions
Data di pubblicazione: 13 ottobre 2023
Mi sono spesso speso in lodi per la scena black metal olandese, in particolare nelle sue derive più sperimentali. All’interno di essa sono compresi anche gli ingegnosi Laster, autori di dischi che partono da una base black metal ma che negli anni sono diventati sempre più progressive e avantgarde. Tanto che su Bandcamp si definiscono addirittura «Obscure Dance Music».
Andermans Mijne è il quarto album della band di Utrecht, anticipato dal singolo “Kunstlicht”: tre minuti di post-black metal apocalittico, atmosferico e sperimentale, dal sapore quasi cinematografico. Molto positivo l’uso delle clean vocals, con un songwriting fresco e accattivante che mette certamente in luce il talento dei Laster. Li ho trovati un po’ cambiati rispetto a qualche disco fa, quando gli olandesi erano maggiormente influenzati dagli Enslaved: oggi la band di Utrecht è più sicura di sé e ancora più personale, e Andermans Mijne potrebbe rivelarsi davvero un’opera molto interessante.
3. StarGazer – “Bound By Spells” (da Bound By Spells, progressive black-death metal)
Etichetta: Nuclear War Now! Productions
Data di pubblicazione: 31 ottobre 2023
C’è un nuovo EP in arrivo per gli StarGazer, formazione australiana autrice di ottimi album black-death metal dalla fortissima impronta avantgarde e progressive. Bound By Spells, nuovo lavoro di sole tre tracce, rappresenta così l’ultima fatica del combo di Adelaide, in uscita a fine ottobre.
I cinque minuti della title track, unico brano fin qui rivelato dell’EP, consegnano all’ascoltatore un lato degli StarGazer che conferma il loro approccio black-death progressivo. Come al solito, il basso — spesso protagonista nei lavori del gruppo australiano — assume un ruolo di rilievo, grazie a un mix che lo pone in primo piano. Non mancano inoltre strutture fantasiose e poco ortodosse, che non fanno altro che ribadire l’ottimo stato di salute degli StarGazer, tra le band più interessanti per intendere un certo modo di suonare progressive ed estremi al tempo stesso.
4. Nocte Obducta – “Drei Gemeuchelte Sommer” (da Karwoche (Die Sonne Der Toten Pulsiert), melodic black metal)
Etichetta: Supreme Chaos Records
Data di pubblicazione: 18 agosto 2023
Parlando sempre di band estreme dal taglio sperimentale e avanguardistico, tra un mesetto uscirà anche il nuovo album dei tedeschi Nocte Obducta. Karwoche è l’undicesimo disco del quintetto di Magonza, ormai un’istituzione della scena black metal nazionale.
La nuova fatica dei tedeschi, tuttavia, si pone come meno sperimentale rispetto alle precedenti e più debitrice delle influenze melodiche della band. Questo, perlomeno, è quanto si recepisce dall’ascolto di “Drei Gemeuchelte Sommer”, il singolo che anticipa Karwoche. I Nocte Obducta intessono melodie e riff semplici ma diretti con una certa perizia, dando sfogo anche a momenti più riflessivi dove fanno capolino alcune sezioni dissonanti. Non si tratta di un brano che farà la storia del genere, ma sicuramente è ben realizzato e rivela come i tedeschi siano a proprio agio anche con soluzioni più semplici rispetto a quelle maggiormente avantgarde già adottate in passato.
5. Disguised Malignance – “Malignant Visions” (da Entering The Gateways, death metal)
Etichetta: Prosthetic Records
Data di pubblicazione: 29 settembre 2023
Dopo una serie di suoni sperimentali, avanguardistici e tecnici, spazio ora a un po’ di sano death metal old school. Si vola in Finlandia per conoscere più da vicino i Disguised Malignance, che a fine settembre pubblicheranno il loro primo album, intitolato Entering The Gateways.
Come tante band connazionali, il death metal dei finlandesi prende le sue mosse dai magici anni Novanta, traendo spunto anche dai big della scena locale di quel periodo. Non mancano però alcune soluzioni diverse a livello di riff e di struttura, con momenti più cadenzati e meno incentrati sul blast beat. “Malignant Visions”, con i suoi quasi cinque minuti di durata, è un singolo che fa capire bene le intenzioni dei Disguised Malignance, band che nonostante sia solo al debutto su lunga distanza riesce già a dimostrare un certo grado di maturità. Una bella sorpresa, che sarà apprezzabile ancora di più a disco completo.
6. Deadly Carnage – “Swan Season” (da Endless Blue, post-black metal)
Etichetta: A Sad Sadness Song
Data di pubblicazione: 15 settembre 2023
Per la proposta italiana di questa settimana, lo spazio è riservato ai riminesi Deadly Carnage. A distanza di cinque anni dal precedente Through The Void, Above The Suns, arriva Endless Blue, quinto album della band.
Con un’estetica debitrice del folklore giapponese (il gruppo stesso spiega bene il concept del disco sul proprio profilo Bandcamp), Endless Blue dei Deadly Carnage è un album sinuoso e delicato, con molti momenti luminosi e crescendo tipici del post-rock. Non mancano tuttavia sfuriate dal sapore post-black metal, che nel caso del singolo “Swan Season” arrivano al culmine del brano, in un climax emozionale di sicuro coinvolgimento. Insomma, un album molto colorato e non solo per la copertina, ascolto assolutamente consigliato.
7. Exsanguination – “Reborn In A Casket” (da Burial Rites, death metal)
Etichetta: Horror Pain Gore Death Productions
Data di pubblicazione: 14 luglio 2023
Ancora death metal old school, questa volta con gli statunitensi Exsanguination. Burial Rites è il secondo album della band originaria del Massachusetts, che arriva a due anni di distanza dal precedente Spectral Hymns.
Rispetto ai Disguised Malignance trattati precedentemente, l’approccio degli Exsanguination risulta più semplice e diretto, sicuramente altrettanto old school nelle intenzioni, ma con coordinate stilistiche differenti. Gli statunitensi, infatti, scelgono di omaggiare il classico stile svedese: ecco quindi HM-2 a palate, con ritmiche serratissime e puro death metal caotico e rumoroso, come insegna la tradizione guidata da band quali Entombed, Grave e tanti altri. Non manca comunque qualche accenno di melodia, a rendere più variegata l’atmosfera e l’esperienza più totale e diversificata possibile.
8. Starer – “Drifting” (da Wind, Breeze, Or Breath), atmospheric black metal)
Etichetta: Adirondack Black Mass / Fiadh Productions / Fólkvangr Records
Data di pubblicazione: 28 luglio 2023
In chiusura spazio a una one man band: Starer è il progetto solista di Josh Hines, dalle sonorità atmospheric black metal, che sta progredendo nella sua discografia a ritmi piuttosto sostenuti: Wind, Breeze, Or Breath è infatti il terzo album in tre anni.
Non inganni la definizione di atmospheric black metal. L’atmosfera perpetrata da Hines è infatti delineata in modo differente rispetto a tanti progetti che ricadono sotto questa definizione. La produzione è calda, il songwriting ampio e brillante, donando quasi un’aura cinematografica alle composizioni di Starer. Ma soprattutto il progetto mantiene intatta la sua forma black metal, con riff ispirati e una chiave di lettura desolata ed evocativa del genere. I sei minuti del singolo “Drifting” sono lì a testimoniare tutta la bontà di Wind, Breeze, Or Breath, che uscirà nella sua interezza tra una decina di giorni circa.